Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Nell'agosto 2015, tre ragazzi americani a bordo del treno che collega Amsterdam a Parigi sventano coraggiosamente un'azione terroristica, neutralizzando l'autore e consentendo la salvezza di tutti i passeggeri, venendo successivamente decorati con la massima onoreficenza francese per il loro eroismo. Il regista arriva a ricostruire l'evento dopo aver lungamente raccontato dei tre ragazzi, delle loro aspirazioni, del loro background sociale e culturale. Amici fin dall'infanzia, ragazzi "difficili", ma non troppo - si limitano a qualche marachella a scuola per la quale sono spediti regolarmente a colloquio con il responsabile dell'istituto - e vittime di bullismo, devono molto ai sacrifici che le madri, single, hanno dovuto fare per crescerli in rettitudine, tra l'indifferenza ed i pregiudizi dei concittadini. I tre - in particolare Spencer e Skarlatos - sono attratti sin da giovanissimi da vicende belliche. Hanno tuttavia la maturità per comprendere la negatività insita nel concetto di guerra. Spencer, pertanto, entra nelle forze armate non con l'animo "guerrafondaio", bensì con la volontà di essere portatore di pace. Nel corso di un loro viaggio in Europa, i tre finiscono fatalmente per trovarsi sul treno, per vivere gli eventi che li rendono involontariamente famosi. I tre protagonisti, ed altri personaggi, sono stati interpretati dalle stesse persone che hanno vissuto realmente gli eventi, ed in ciò riescono abilmente. Il film riesce bene nel descrivere l'indole dei tre; la loro infanzia, e la loro giovinezza. Nella seconda metà, però, soffre di un forte calo. Il regista segue i personaggi nel loro tour attraverso l'Europa. Ne ricaviamo bei panorami e l'idea che i tre, pieni di voglia di vivere, siano un gruppo estremamente affiatato, ma dopo un po' la cosa viene a noia; tutto ciò in attesa della sequenza finale, che ricostruisce l'azione in tutta la sua drammaticità, e delle celebrazioni dei tre. Non ho apprezzato la retorica patriottica a "stelle e strisce", che emerge con prepotenza qua e là; al di là di questi difetti, ritengo che il film sia nella media. Clint Eastwood ha voluto celebrare tre "eroi per caso", descrivendone "genesi" e connotati, ed implicitamente estendendo tale acclamazione a quell'America che ne ha determinato i caratteri.
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