Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Nell'estate del 2015 tre ragazzi di Sacramento, amici dall'infanzia, mentre erano in vacanza in Europa e da Amsterdam si stavano recando a Parigi, compirono un'azione eroica immobilizzando un attentatore dell'Isis che stava per compiere una strage. A partire dal loro racconto autobiografico, l'ormai ottantottenne Clint Eastwood conclude la sua trilogia dell'eroe dopo American sniper e Sully con un instant movie che ha una peculiarità assoluta: quella di collocare davanti alla macchina da presa gli stessi tre ragazzi che, ad avventura conclusa, furono insigniti della legion d'onore dal presidente Hollande in persona. Se la prova attoriale dei tre ha evidenti lacune, rappresentando al tempo stesso una dimostrazione di estrema capacità di sovvertimento delle regole da parte del regista, ciò che si riverbera nel risultato finale come un elemento evidentemente forzato e grossolano è la lunga parentesi vacanziera dei tre, con cartoline - soprattutto da Roma, ma anche da Amsterdam e Venezia - di sconcertante banalità. Ed è un peccato, perché la regia di Eastwood rimane classica e sobria come sempre, manifestando la consueta capacità narrativa che, in questa occasione, parte con un lungo prologo che racconta sia l'infanzia dei tre amici che le esperienze militari di due di loro, e arriva alla scena clou soltanto in sottofinale (prima delle immagini di repertorio in cui assistiamo alla cerimonia a Parigi), mostrando una volta di più come gli eroi possano essere persone del tutto normali, se non addirittura con qualche problema si banchi di scuola.
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