Trama
Anthony Sadler, la Guardia Nazionale dell'Oregon Alek Skarlatos e il membro delle forze armate statunitensi Spencer Stone sono amici da tempo. Insieme condividono i problemi dell'infanzia, la ricerca del loro posto nel mondo e tutta una serie di sfortunati eventi. Le loro esistenze cambieranno per sempre la sera del 21 agosto 2015 quando sventeranno il tentato attacco terroristico sul treno Thalys #9364.
Approfondimento
ORE 15:17 - ATTACCO AL TRENO: TRE AMICI, TRE EROI
Diretto da Clint Eastwood e sceneggiato da Dorothy Blyskal, Ore 15:17 - Attacco al treno racconta la vera storia di tre uomini artefici di un coraggioso atto che li ha trasformati in eroi durante un viaggio su un treno ad alta velocità. Nel tardo pomeriggio del 21 agosto 2015 il mondo ha assistito attonito e in silenzio alle notizie dei mass media, che raccontavano di un attacco terroristico sventato sul treno Thalys n. 9364 diretto a Parigi. A impedire il folle gesto sono stati tre prodi ragazzi americani in viaggio attraverso l'Europa: Anthony Sadler, Alek Skarlatos e Spencer Stone. Le esistenze dei tre, divenuti simbolo di eroismo e speranza, vengono ripercorse dalle lotte combattute nell'infanzia fino agli eventi improbabili che hanno condotto all'attacco: a tenerli fortemente legati è uno speciale rapporto di amicizia che, come la più potente delle armi, permette loro di salvare oltre 500 passeggeri a bordo del treno.
Con la direzione della fotografia di Tom Stern, le scenografie di Kevin Ishioka, i costumi di Deborah Hopper e le musiche di Christian Jacob, Ore 15: 17 - Attacco al treno si basa sul libro di memorie scritto dai tre eroi con la collaborazione di Jeffrey E. Stern e a spiegare le ragioni della scelta di raccontarne la storia è lo stesso Eastwood: "Non scelgo consapevolmente di raccontare storie eroiche o di fare film con protagonisti gli eroi di tutti i giorni. Mi lascio semmai conquistare dalle storie che mi arrivano e che mi suscitano interesse. Alcune imprese sono eccezionali e portano benefici per tutta la società: è bello quando puoi raccontarle al grande pubblico. In Ore 15:17 - Attacco al treno si ripercorre l'incredibile ma vera storia di tre individui comunissimi che intraprendono azioni straordinarie in una delle circostanze più intense e pericolose che hanno vissuto nella loro vita. La particolarità del film sta nel fatto che ho voluto come attori protagonisti i tre uomini che la storia l'hanno vissuta in prima persona. "Hai mai pensato che la vita ti stia spingendo verso qualcosa di molto grande?", si chiede nei giorni che precedono l'attacco Spencer Stone, uno dei tre eroi inconsapevoli di cosa ha in serbo per loro il destino. In compagnia di Anthony Sadler, Stone ha lasciato Berlino per incontrare Alek Skarlatos ad Amsterdam, da dove i tre partiranno con il treno delle 15:17 per Parigi. Ciò che è accaduto a bordo del convoglio ha sconvolto il mondo e ha regalato loro la Legione d'Oro. Sono venuto a conoscenza delle loro vicende nel 2016 quando ho presentato i tre agli Spike Guy's Choice Adwards. Ho chiacchierato con loro e ho promesso di leggere il libro che stavano scrivendo una volta completato. E così è stato. Tutti conoscono grazie ai mass media cosa è successo sul treno ma nessuno conosceva la loro intera storia: Stone, Sadler e Skarlatos sono cresciuti insieme sin dall'infanzia, hanno frequentato la stessa scuola e combinato gli stessi guai, e sono fortemente legati. Il loro maggior potere è l'amicizia. Nessuno di loro è cresciuto con aspirazioni da eroe, eppure lo sono diventati. Forse anche grazie al senso di disciplina appreso, alla fede e al rapporto con le loro madri, in grado di crescerli e farli divenire bravi ragazzi".
Il cast
A dirigere Ore 15:17 - Attacco al treno è il regista, attore e produttore Clint Eastwood. Classe 1930, Eastwood ha vinto quattro Oscar nella sua carriera grazie a Gli spietati e Million Dollar Baby, che hanno ricevuto entrambi due statuette per miglior film e miglior regia. Innumerevoli sono invece le volte in cui… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (11) vedi tutti
Senza nulla togliere ai fatti realmente accaduti, purtroppo il film è tristemente inutile, scontato e prevedibile, e racconta davvero qualcosa solo nell'ultima mezz'ora. Finale pietosamente dozzinale. Una delusione, difficile credere che sia davvero firmato Clint.
commento di JUPITER73Se a qualcuno è piaciuto l'Eastwood de I ponti di Madison County,forse questo film non gli piacerà.Chi ha invece apprezzato il Clint regista over'80 coglierà molti aspetti positivi in questa storia vera. Diversamente da quanto indicato da qualcuno,i protagonisti reali non sono gli attori che impersonano loro stessi.Voto 9
commento di Isiraider67Il peggior film di Clint, noioso a livelli spasmodici
commento di iacopo73Credo che alla base delle numerose critiche negative a questo film vi sia un increscioso equivoco, un'interpretazione prefabbricata del pensiero politico (che certo non condivido) di Clint Eastwood. Non un capolavoro, ma neppure un'opera da buttare alle ortiche.
leggi la recensione completa di hupp2000Dopo "American sniper" e "Sully", Eastwood prosegue nella sua galleria di ritratti di moderni eroi americani, con un occhio al caposaldo del cinema di propaganda "All'inferno e ritorno" di Jesse Hibbs. Il racconto è veloce e ben impaginato, ma un po' piatto e poco ispirato. Voto 6-.
leggi la recensione completa di genoanoFilm a basso costo per il maestro, che si cimenta nell esperimento di dirigere attori improvvisati, ossia i veri protagonisti della storia realmente accaduta. Tutto sommato l operazione non era facile e il risultato è quello che è, ma la mano di Clint almeno la si nota nel montaggio a fine film tra le immagini di repertorio e il nuovo girato.Voto 6
commento di SuperFioreForse il film più brutto del mitico Clint.
leggi la recensione completa di tobanisStoria vera dell' attentato sventato sul Thyalis 9364, Amsterdam-Parigi. Buon film, ma non tra i migliori, del grande Eastwood
leggi la recensione completa di Furetto60Si puo' dire tutto quello che si vuole (retorico,filo-americano),ma e' innegabile che e' diretto benissimo e i personaggi sono ben delineati....promosso,non e' miglior Eastwood,ma e' promosso.
commento di ezioDavvero deludente. Retorico, celebrativo, persino reazionario nel suo assunto. Una celebrazione dell'eroe vicina (non certo nello stile che rimane di buona fattura, ma nel senso)a quel lontano ed esecrabile "Berretti verdi" di John Wayne. Un Eastwood insomma senza ispirazione sopraffatto dal sui credo politico biecamente repubblicano.
commento di (spopola) 1726792Eastwood sembra voler mostrare un sistema di idee basilare che, nel migliore dei casi, partorisce comunque esseri umani votati al bene. Ovviamente, tutto il discorso critico riguardante il sistema assuefatto dalla violenza costituisce un’appendice al racconto principale.
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