Regia di José Luis López-Linares vedi scheda film
È sempre difficile riuscire a racchiudere tutta l’essenza di uno stile artistico o piuttosto la stessa spiegazione di ciò che un pittore ha voluto rappresentare, dire, attraverso la sua opera. Ancora più difficile è quando sotto la lente d’ingrandimento ci finisce uno dei pittori più misteriosi del secolo scorso: Hieronymus Bosch e la sua controversa opera “Il giardino delle delizie”, che si concentra sulla rappresentazione, piuttosto controversa, del paradiso e dell’inferno. Molto interessante risulta essere l’approfondimento legato alle sue origini, base e fondamenta dei suoi pensieri, ma soprattutto del suo modo di trasportare il suo essere, su tela; scarna e non soddisfacente la spiegazione relativa all’opera, che invece pensavo fosse il centro di tutto: dettagliata in alcuni punti, completamente assente in altri. Ho pensato che forse ciò è dovuto alla poca conoscenza del pittore e dell’opera stessa, palesato poi anche durante la messa in scena del documentario, che causa lacune nelle spiegazioni più prolisse. Resta sommariamente un buon documentario, arricchito dai pareri dei visitatori del Museo del Prado di Madrid, presso cui l’opera è conservata. E’ evidente che il connubio arte/cinema sembra funzionare anche se, guardando la sala quasi vuota, non si direbbe.
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