Regia di Tim Burton vedi scheda film
Uno dei titoli piu' cari della mia collezione cinefila,un "gioiello" che custodisco alla pari di una reliquia,gia' questo film è un CULT unico per me e per tutti i Burton's fan.ED WOOD è il "pezzo di memoria" del regista di Burbank nutritosi di B-movie nei pomeriggi di un adolescenza da "freak" solitario.I compagni di Tim erano i mostri,le streghe, i cimiteri dei film con Vincent Price diretti da Corman e dal mitico Wood.Mondi a parte, universi scenografici di sapore "naif" che alimentavano la fertile fantasia del predestinato Burton che in proposito dichiaro' "Ho imparato il cinema piu' dai b-movie che dai film d'autore",una dichiarazione che si manifesta in questo suo capolavoro.Tim compie un atto d'amore verso un regista (e un cinema) definito all'unisono il peggiore nella storia del cinema,ne esce fuori un biopic bizzarro,atipico e grottesco, agli antipodi dell'agiografia regnante nelle altisonanti biografie hollywoodiane.Il regista consegna a noi (e alla storia) un "antieroe" cinematografico dal tono candido,un fanciullo innocente che ama il cinema alla pari di un bambino: con amore e passione autentica,quella che ti ostina ad andare controvento in un percorso umano e "professionale" anche al costo di pagarci le spese e sopratutto la faccia.E' impossibile non amare un personaggio cosi',Wood-Deep suscita in noi tenerezza e nostalgie che qui non vivono solo di una grande prova di Deep ma risalta nella permeazione di un aura retro' di un cinema vintage: il Bmovie anni 50-60,scarno di mezzi ma ricco di "genialate" che partorivano dei trash-stile,film dalla dietrologia ruspante, ma pregna di un fascino atipico, quasi casalingo,con scenografie degne di una recita scolastica e personaggi improvvisati.Un mondo da non dimenticare per l'originalita' grottesca che Burton per l'occasione riempie di nostalgia in uno stupendo (e coraggioso) bianco e nero, figlio di un epoca che non c'è piu' che rivive qui grazie agli "eroi" di questo film,simpatici "Freaks", una corte dei miracoli che è "la famiglia" di Wood:l'anziano e redivivo Lugosi,Vampira,"il mago" Criswell...le costole di un regista fallito per la Hollywood d'autore ma non per i suoi amici per i quali è una specie di "leader" che li coinvolge in un battesimo collettivo, una sorta di "patto di sangue" che ne suggella l'amicizia.Tutto questo è racchiuso in due ore di pellicola,il piu' autentico e nostalgico lavoro di Burton,un capolavoro che è la dichiarazione d'amore verso un cinema di "reietti",il pane quotidiano di Tim con Ed Wood nei panni del paladino.Un film che non ha raccolto quanto meritava,ma che ha raggiunto lo status di CULT per una messa in scena geniale e controversa.Un ironica stillettata scagliata con dolce sarcasmo verso le produzioni e gli autori della hollywood snob,sublimata in un finale emotivo che si staglia in un sogno ad occhi aperti.L'incontro con Welles-"Palla di lardo" è il regalo di Burton ad un regista morto alcolizzato e dimenticato dallo Star-system e che qui ha finalmente avuto il suo (breve) momento di celebrita'.......
Regia ottima,un film autoriale che vive di passione e amore autentici.IL suo film piu' personale.....
Bella interpretazione di un personaggio tenero e nostalgico.
Grandioso e immenso nei panni di un attore decrepito e fallito,un "nonnino" che suscita tanta dolcezza.....Bela Lugosi rivive grazie a Landau ancora una volta.....
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