Regia di Samuel Benchetrit vedi scheda film
Quando le persone conversano con i cani sono generalmente i cani che apportano al dialogo un po’ di calore umano. Louis Savary Lo stesso avviene in un film, dove è difficilissimo lavorare con i cani, perché adombrano la specie umana e la umiliano. Registi compresi. Chien francamente se associato a un colore sarebbe grigio.
Quanto più conosco gli uomini, tanto più amo i cani.
CHIEN
Con Vincent Macaigne, Vanessa Paradis, Bouli Lanners
Un cane è il migliore amico dell’uomo, ma non viceversa
(Anonimo)
Quanto più conosco gli uomini, tanto più amo i cani.
Madame de Sévigné
Quando le persone conversano con i cani sono generalmente i cani che apportano al dialogo un po’ di calore umano.
Louis Savary
Lo stesso avviene in un film, dove è difficilissimo lavorare con i cani, perché adombrano la specie umana e la umiliano. Registi compresi.
Chien francamente se associato a un colore sarebbe grigio. E’ un film dove regna il cinismo. Troppo.
E’ la società - risponde il regista. Un uomo diviene un cane, dopo che la moglie lo abbandona, lo tratta come un oggetto e lo associa a una malattia. Così per stare più vicino alla famiglia ed essere accettato si trasforma in cane. O forse la sua natura è già così fin dall’inizio: pura.
Il regista racconta, che l’idea del film, adattamento da un suo libro, è nata da un periodo di mancanza di movimento. Un momento della vita in cui non ci si sente parte di un’onda costruttiva. Infatti, ne è nato un film distruttivo, che lascia con un grande amaro in bocca e un senso di grigio interiore.
Pur essendo il protagonista Vincent Macaigne, un attore “non cane”, cioè bravissimo, gli altri personaggi, pure molto credibili, si sono già disumanizzati. Sono più belve che mai.
Il film delude per la molta durezza gratuita che tocca il mondo pulito degli animali, in particolare quello dei cani (io ne ho tre). Uno, almeno al cinema, spererebbe di evitare, dato che già nella società senza arte, si viene continuamente aggrediti.
Perciò ho deciso che questa recensione sarà fatta di citazioni sui cani, per insegnare al regista a controbilanciare energie positive e negative.
Il cane è un gentiluomo”, scrive Mark Twain.
“Il solo posto al mondo in cui si può incontrare un uomo degno di questo nome è lo sguardo di un cane”. Romain Gary
“Il cane è sincero, non mente, non inganna, non tradisce, è generoso, è altruista, ha fiducia”.
Il mio piccolo cane – un battito di cuore ai miei piedi.
(Edith Wharton)
I cani sono migliori degli esseri umani perché sanno ma non dicono.
(Emily Dickinson)
Il cane lo sa, ma non sa che lo sa.
(Pierre Teilhard de Chardin)
I cani non hanno che un difetto: credono agli uomini.
(Elian J. Finbert)
Il mio cane come cane è un disastro, ma come persona è insostituibile.
(Johannes Rau)
Se pensate che i cani non sappiano contare, provate a mettere tre biscotti in tasca e poi datene a Fido solo due.
(Phil Pastoret)
Meticolosamente addestrato l’uomo può diventare il miglior amico del cane.
(Corey Ford)
Se non hai un cane – almeno uno – non c’è necessariamente qualcosa di sbagliato in te, ma ci può essere qualcosa di sbagliato nella tua vita.
(Vincent Van Gogh)
Il grande scrittore Victor Hugo – come tutti coloro che hanno un cane – si chiede: “Se guardi negli occhi il tuo cane, come puoi ancora dubitare che non abbia un’anima?”.
Il miglior test per la scelta di un cucciolo è quello di guardarsi onestamente allo specchio.
(Anonimo)
Il cane è l’unico animale che ha visto il suo dio.
(Anonimo)
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