Regia di Rowdy Herrington vedi scheda film
Una nota tecnica iniziale. Se cercate in rete il significato di Road House la maggior parte delle fonti rimandano alla celebre catena di fastfood Roadhouse Grill (con specialità carne alla brace) nata in America nel 1992 (ed arrivata in Italia vari anni dopo, dove è rimasta operativa anche in seguito alla chiusura della casa madre americana). Le poche fonti che, invece, indicano l'esatta terminologia spiegano che il road house è un tipo di locale periferico, frequentato in gran parte da motociclisti e camionisti, con concerti, lap dance e sale biliardo. Se in molti casi è malfamato, in pochi casi ha un arredamento ricercato e di tendenza, una clientela più raffinata ed ospita anche manifestazioni importanti. Il locale location di questo film fa parte di quest'ultima categoria, nonostante alcune vicissitudini (che il gestore vuole risolvere) l'hanno portato ad essere mal frequentato. Ma adesso veniamo a noi.
James Dalton (Patrick Swayze) si è fatto un nome come buttafuori ed è celebre in tutti gli Stati Uniti d'America. Un giorno, nel locale dove lavora, arriva Tilghman, ricco proprietario del road house di tendenza Double Deuce, che gli offre un sostanzioso contratto per assumerlo, non solo come capo dei buttafuori ma proprio come direttore generale, perché la situazione è diventata insostenibile, il locale, un tempo importante, è ora meta di ubriaconi, bande armate, risse e scandali. Lui accetta e arriva nella località (Jasper, Missouri, nella finzione, mentre in realtà le riprese sono avvenute a Newhall, Sanger, Fresno, e Valencia, California, info a cura del Dizionario del Turismo Cinematografico) qualche giorno dopo (in automobile perché detesta volare!). Nei primi giorni scopre che il responsabile del ammanco sugli introiti è il cassiere e barista che si tiene una parte delle entrate battendo meno del dovuto in cassa e lo licenzia. In licenziamento anche uno dei buttafuori che, invece di controllare il locale, fa regolarmente sesso (sia gratis con le clienti che a pagamento con prostitute) nei camerini. Dopo aver fatto piazza pulita dei lavativi comincia a controllare bene la situazione clienti. Le risse, per un po', terminano e tornano i concerti e i festival. Intanto qualcuno lo sta tenendo d'occhio, il boss locale Brad Wesley (Ben Gazzara) che prima gli offre un contratto simile per un locale di prossima apertura poi, dopo il suo rifiuto, dichiara guerra al ragazzo, complice una relazione con la ragazza sul quale ha messo gli occhi, la bella dottoressa Elisabeth Clay (Kelly Lynch), e a tutta la città che, grazie al coraggio di Dalton, ha deciso di schierarsi contro le prepotenze che hanno portato Wesley ad arricchirsi sulla loro pelle. In loro aiuto arriva l'amico Wade Garrett (Sam Elliott) ma la situazione...
Il film si divide, sostanzialmente, in due blocchi distinti: la prima parte sembra un classico affresco (senza capo ne coda) sulla vita che ruota attorno a questo tipo di locali, condita da belle donne, belle canzoni e belle automobili. La parte action, ultraviolenta e spettacolare della trama si recupera nella poliziesca seconda parte, con scene da thriller puro. Molto violento e, in parte, erotico, ha ottenuto, in Italia, un divieto ai minori di 14 anni e, in altre nazioni, addirittura ai minori di 18 anni. Con pochi passaggi televisivi (dopo la prima visione tv, a pagamento, su +1, all'inizio degli anni '90, e la prima visione gratuita su Raidue nel 1992, sono state poche le programmazioni gratuite in chiaro) e rare distribuzioni home video (con buone quotazioni del vhs e ancor più alte del dvd fuori catalogo). Un buon prodotto, documento indiretto di un'epoca di certo cinema d'azione che, in vari posti, è diventato cult (in una puntata del serial YOUNG SHELDON diviene oggetto di discussione e, in una puntata de I GRIFFIN, viene parodiato). Nel 2006 è stato realizzato un sequel dal titolo ROAD HOUSE 2: AGENTE ANTIDROGA.
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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