Regia di Rose Troche vedi scheda film
Il canto di Alice in Lesbolandia....Dififcile rimanere indifferenti di fronte a un film sfrontatamente indipendente come questo a tematica totalmente lesbica.Le varie protagoniste dicono a chiare lettere che sono omosessuali hanno quasi l'urgenza fisica di sottolinearlo.E quello che ne vien fuori è un patchwork divertente,irriverente e non scabroso,un coro polifonico di voci che ci descrive come vivere la propria omosessualità,un susseguirsi quasi senza soluzione di continuità di incontri,considerazioni,rimpianti,battutacce e molto molto altro.In più c'è la descrizione dell'inizio della storia tra due di loro che non si conoscono:Max ed Ely.Una storia ad incastri perfetti orchestrata dalle altre....Ely è l'assistente infermiera di un veterinario.è timida e maschera la propria timidezza con una presunta relazione con una ragazza che vive a centinaia di kilometri di distanza.Max è una giovane romantica,che aspetta l'amore della vita e che si lamenta in continuazione della propria condizione da single.Finchè decide di andare a pesca di donne...(come il titolo evoca).E'una commedia vivace,logorroica girata in un claustrofobico bianco e nero,come è claustrofobica è l'ambientazione.Nonostante qualche sequenza simbolica(tipo le mani che si intrecciano e cose del genere e qualche fugace sequenza finale di ragazze in effusioni) è totalmente incentrata sui dialoghi che sono vivaci e intelligenti,comunque mai stancanti.E poi come sono tenere Max ed Ely,timide nei loro approcci cognitivi eppure così decise....e come sono petulanti e presenti le amiche che hanno orchestrato questo incontro....
non male
molto mascolina col nuovo taglio di capelli...assolutamente spontanea
brava
esordisce nel lungometraggio con quest'opera personale vivace e spontanea
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