Un'americana cui hanno ucciso il marito e il figlio fa un viaggio turistico in Birmania. Perso il passaporto, la donna si trova coinvolta nella feroce repressione dell'esercito ed è costretta a una pericolosa fuga nel paese insieme con altri perseguitati dal regime dittatoriale al potere. La denuncia di una delle più tragiche situazioni politiche e umane dell'Estremo Oriente, una grande scena dedicata alla leader della dissidenza Aung San Suu Kyi (premio Nobel per la pace), ma ciò che conta è il respiro dell'avventura, condotta da un Boorman ancora in ottima forma.
VOTO : 6/7. Non mi ha entusiasmato, ma bisogna candidamente dire che rimane un film di medio alto livello che coniuga piuttosto bene la denuncia di tante atrocità che contraddistinguono la Birmania, al senso dell'avventura in luoghi tanto diversi dalle nostre abitudini occidentali, che a tratti hanno contraddistinto il suo cinema. Un film, dunque, che funziona piuttosto bene e che… leggi tutto
Ho visto questo film per caso e non me ne sono affatto pentito. John Boorman nel 1995 ci offre infatti uno squarcio della Birmania alla fine degli anni'80, un Paese dilaniato da una dittatura assurda che ancora oggi sta opprimendo quest'angolo di Asia, e lo fa attraverso gli occhi di una donna segnata da una profonda sofferenza che, nel coraggio e nell'ostinazione con cui il popolo birmano lotta… leggi tutto
A Boorman quello che interessa è l'azione. La spinta etica del film indubbiamente c'è ed è testimoniata dalla buona descrizione del quadro politico in Birmania, con tanto d'apparizione della leader democratica Aung San Suu Kyi e di didascalie esplicative a fine pellicola. Ma il regista inglese innesca la storia a partire da un meccanismo semplice semplice (e un po'…
"Nomi di paesi: il nome", scriveva Proust.. Birmania: nome proibito, che non si può pronunciare. "File interminabili di monaci che camminano silenziosi e risoluti in mezzo a due ali di folla con le loro teste…
VOTO : 6/7. Non mi ha entusiasmato, ma bisogna candidamente dire che rimane un film di medio alto livello che coniuga piuttosto bene la denuncia di tante atrocità che contraddistinguono la Birmania, al senso dell'avventura in luoghi tanto diversi dalle nostre abitudini occidentali, che a tratti hanno contraddistinto il suo cinema. Un film, dunque, che funziona piuttosto bene e che…
Ho visto questo film per caso e non me ne sono affatto pentito. John Boorman nel 1995 ci offre infatti uno squarcio della Birmania alla fine degli anni'80, un Paese dilaniato da una dittatura assurda che ancora oggi sta opprimendo quest'angolo di Asia, e lo fa attraverso gli occhi di una donna segnata da una profonda sofferenza che, nel coraggio e nell'ostinazione con cui il popolo birmano lotta…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (4) vedi tutti
Solido film d'avventura nell'inferno birmano.
commento di moviemanUna storia e un film indimenticabile,la Patricia Arquette è straordinaria-
commento di wang yuBel film,mi è piaciuto molto.Un film impegnato,importante,un film principalmente di denuncia per ciò che accade in Birmania.Brava Patricia Arquette.
commento di SaintlySinnerVoto 6/7 Impegnato
commento di luca826