Regia di Ken Russell vedi scheda film
Bravo Ken Russell a evocare un'atmosfera di depravazione tardo-ottocentesca, in questa vicenda della rappresentazione in un bordello di lusso della Salomè di Oscar Wilde inizialmente proibita. La resa figurativa è perfetta, sensuosa, sfrenata. La fantasia di Ken Russell non manca come al solito di accendersi di colorite voluttà anche ironeggianti e dissacranti, ma è un po' più piatta rispetto alla sua media. Sensuale con tocchi abbastanza espliciti di sadomaso: tra il profeta ingabbiato e fustigato e i nani violentati da crudeli soldatesse seminude e una Salome aggressiva che si diverte a tagliare teste e a vedere i propri amanti suicidarsi, nel rispetto del resto di un'opera, quella di Wilde, abbastanza erotica, fino all'uccisione della perversa Salome. Ken Russell si aggira sul set della rappresentazione nei panni di fotoreporter o di dj (vengono fatte intonare musiche di vari compositori antecedenti alla classica versione di Richard Strauss). In sostanza un film abbastanza particolare, un'interessante dramma-commedia d'atmosfera, qualche seduzione un po' barocca. Al solito un tepore onirico avvolge la narrazione.
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