Nel villaggio di Anarene, Texas, tra le effervescenze sessuali dei più giovani, le frustrazioni dei quarantenni e le nostalgie degli anziani, il confine tra noia e dramma è sempre più labile. Siamo nel 1951 e l'educazione alla vita del giovane Sonny è tutt'altro che facile. Nel 1971 Peter Bogdanovich realizza questo vero e proprio cult movie del cinema della (amara) nostalgia che lancia un gruppo di ottimi attori. Oscar per i due attori non protagonisti, Cloris Leachman e Ben Johnson.
Io provo in due righe di fare capire che cosa aspettarsi da un film. Questo è un capolavoro per cinefili. Fotografia perfetta della noiosa e decadente provincia americana tra bollori giovanili e non, e banale realismo. Alla larga chi cerca un film dallo sviluppo lineare. Chi apprezza lo stile narrativo alternativo troverà una piccola perla.
Intriso di malinconia e velata amarezza, il capolavoro di Bogdanovich racconta, tramite il filtro dell'immaginario cinematografico, il tramonto di un'epoca e l'assenza di prospettive di una generazione imprigionata in un luogo e in uno stile di vita di desolante monotonia. Più che la storia, conta l'atmosfera, restituita da un magico bianco e nero.
Amara, nostalgica, commovente elegia sulla gioventù dalla poetica laconica e struggente: grandiosa la performance di Bottoms, buona quella dell'imberbe Bridges, ancora un po' accademica la Shepherd.
è un film ke mi è piaciuto moltissimo.essenziale,ma toccante e così pieno di passione!non per tutti…un piccolo piacere per cinefili.un film pieno di vita,una cosa rara in questi tempi.
Peter Bogdanovich è stato uno dei registi più cinefili del cinema americano, grande studioso e amico di registi come Hawks, Ford, Welles, paragonabile ad altre figure di registi come Scorsese o Truffaut che sono stati anche critici o raffinati cultori della materia Cinema. In Italia forse non è mai stato preso troppo sul serio dalla critica (all'epoca dell'uscita di… leggi tutto
Cristallizzato in un bianco e nero fuori dal tempo, L'ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich è un affresco umano realistico e nostalgico. Negli anni '50 la vita di una piccola cittadina immaginaria del Texas scorre banale, tra le prime pulsioni sessuali di una giovane generazione ancora innocente e i drammi esistenziali di persone adulte soffocate dai dogmi di una società machista…
Difficile scrivere una recensione su un film capolavoro che ha tra l'altro una strana genesi: Peter Bogdanovich, siamo nei primi anni '70, è un giovane critico cinematografico di soli 31 anni che ha già alle spalle un paio di lavori. In un negozio nota un libro The Last Picture Show ma leggendo il retro-copertina “Ragazzi che crescono nel Texas” lo scarta, salvo poi…
Ebbene, in occasione della pregiata, imperdibile uscita per la prima volta in assoluto in Blu-ray 4K de L’ultimo spettacolo (The Last Picture Show), cinematografica perla insuperata del compianto Peter Bogdanovich, vi parliamo, giustappunto di quest’opus mai dimenticata e forse mai davvero abbastanza, giustamente glorificata. Forse invero sopravvalutata e datata,…
L’ultimo spettacolo(1971)- la trama: in una piccola cittadina del Texas Anarene nel 1951 vi è un solo cinema che proietta prima della chiusura definitiva l’ultimo film a causa della morte del proprietario deceduto Sam the Lion(Ben Johnson) questo evento e’lo spartiacque che segna la fine della gioventù per un gruppo di amici, prima del passaggio alla…
Ebbene si, il primo mese del'anno nuovo ci consegna la prima perdita ullustre della settima arte; Peter Bogdanovich, regista, nonchè il più grande teorico della Nuova Hollywood, la vera mente dietro tale…
Peter Bogdanovich è stato uno dei registi più cinefili del cinema americano, grande studioso e amico di registi come Hawks, Ford, Welles, paragonabile ad altre figure di registi come Scorsese o Truffaut che sono stati anche critici o raffinati cultori della materia Cinema. In Italia forse non è mai stato preso troppo sul serio dalla critica (all'epoca dell'uscita di…
Sbagliato, inutili cialtroni. Ossessi sessuali che altro non siete.
"Final cut"! (No, non ho detto cunt.)
Scrivere. Fallire. Riscrivere. Fallire ancora. Ancora riscrivere. Fallire meglio (come diceva quello,…
Prosegue il mio diario...con le visioni di Giugno (Film ordinati per anno di uscita). Continua il viaggio nella storia del cinema, dai primi di Fellini agli Spider-Man di Raimi, dai nuovo cinema tedesco ai…
Teen-movies, quanti ne abbiamo visti! Molti associano il tema esclusivamente alle goliardate un po’ screw del genere American Pie, su cui non ho intenzione in questa sede di esprimere alcun giudizio. Esiste in…
Per opere d'arte di incommensurabile bellezza come L' Ultimo Spettacolo (1971), dovrebbe essere inventata la sesta stellina. Peter Bogdanovich da metà anni 50' bazzica come attore e critico nel mondo del cinema, ha già un paio di regie all'attivo e tre libri scritti su Ford, Lang e Welles quando dopo aver letto un libro che narrava di adolescenti in un piccolo paesino della…
L'ultimo spettacolo (The last picture show) di Peter Bogdanovich 1971
Durata 118 minuti Direttore della fotografia Robert Surtees Un paesino del texas con chiari rimandi a un certo tipo di western classico a partire dai personaggi,rappresenta un gigantesco parco giochi dove all'interno troviamo i suoi personaggi tipici. Tra amori adolescenziali e famiglie capitanate da anziani con…
Il giorno seguente non morì nessuno
J.Saramago, As intermitências da morte
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San Benedetto del Tronto, Marche, Italia,…
Film triste, amaro e profondo; talmente denso di metafore e significato, che è difficile capire da dove partire per tentare d'analizzarlo. C'è un paesino del Texas degli anni '50 piccolo, misero (in tutti i sensi) e sporco. La felicità pare non possa albergare in queste stradine ed i giovani si dividono disilussi tra il cinema, il biliardo, l'alcool, le loro donne (nel…
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Commenti (10) vedi tutti
Di una noia mortale, voto 2
commento di stokaiserIo provo in due righe di fare capire che cosa aspettarsi da un film. Questo è un capolavoro per cinefili. Fotografia perfetta della noiosa e decadente provincia americana tra bollori giovanili e non, e banale realismo. Alla larga chi cerca un film dallo sviluppo lineare. Chi apprezza lo stile narrativo alternativo troverà una piccola perla.
commento di MaurisurfDifficile scrivere una recensione su un film capolavoro. Di sicuro l'Ultimo spettacolo può essere definito il film delle transizioni.
leggi la recensione completa di darkglobeIntriso di malinconia e velata amarezza, il capolavoro di Bogdanovich racconta, tramite il filtro dell'immaginario cinematografico, il tramonto di un'epoca e l'assenza di prospettive di una generazione imprigionata in un luogo e in uno stile di vita di desolante monotonia. Più che la storia, conta l'atmosfera, restituita da un magico bianco e nero.
commento di rickdeckardCosa si può dire di un film così? Non è un capolavoro? Come no. E non confondete Ben Johnson con Carl Lewis, ah ah.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirL’ultimo spettacolo bn straordinario per un film nostalgico, manifesto cinema americano 1970.
leggi la recensione completa di claudio1959Amara, nostalgica, commovente elegia sulla gioventù dalla poetica laconica e struggente: grandiosa la performance di Bottoms, buona quella dell'imberbe Bridges, ancora un po' accademica la Shepherd.
commento di Stefano LRivisto, proprio niente di eccezionale
commento di fornaroloCapolavoro. Forse il film manifesto della New Hollywood.
commento di Vegeta85è un film ke mi è piaciuto moltissimo.essenziale,ma toccante e così pieno di passione!non per tutti…un piccolo piacere per cinefili.un film pieno di vita,una cosa rara in questi tempi.
commento di wblake