Trama
Nel villaggio di Anarene, Texas, tra le effervescenze sessuali dei più giovani, le frustrazioni dei quarantenni e le nostalgie degli anziani, il confine tra noia e dramma è sempre più labile. Siamo nel 1951 e l'educazione alla vita del giovane Sonny è tutt'altro che facile. Nel 1971 Peter Bogdanovich realizza questo vero e proprio cult movie del cinema della (amara) nostalgia che lancia un gruppo di ottimi attori. Oscar per i due attori non protagonisti, Cloris Leachman e Ben Johnson.
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
- Miglior attrice non protagonista a Cloris Leachman al Premi Oscar 1972
- Miglior attore non protagonista a Ben Johnson al Premi Oscar 1972
Commenti (10) vedi tutti
Di una noia mortale, voto 2
commento di stokaiserIo provo in due righe di fare capire che cosa aspettarsi da un film. Questo è un capolavoro per cinefili. Fotografia perfetta della noiosa e decadente provincia americana tra bollori giovanili e non, e banale realismo. Alla larga chi cerca un film dallo sviluppo lineare. Chi apprezza lo stile narrativo alternativo troverà una piccola perla.
commento di MaurisurfDifficile scrivere una recensione su un film capolavoro. Di sicuro l'Ultimo spettacolo può essere definito il film delle transizioni.
leggi la recensione completa di darkglobeIntriso di malinconia e velata amarezza, il capolavoro di Bogdanovich racconta, tramite il filtro dell'immaginario cinematografico, il tramonto di un'epoca e l'assenza di prospettive di una generazione imprigionata in un luogo e in uno stile di vita di desolante monotonia. Più che la storia, conta l'atmosfera, restituita da un magico bianco e nero.
commento di rickdeckardCosa si può dire di un film così? Non è un capolavoro? Come no. E non confondete Ben Johnson con Carl Lewis, ah ah.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirL’ultimo spettacolo bn straordinario per un film nostalgico, manifesto cinema americano 1970.
leggi la recensione completa di claudio1959Amara, nostalgica, commovente elegia sulla gioventù dalla poetica laconica e struggente: grandiosa la performance di Bottoms, buona quella dell'imberbe Bridges, ancora un po' accademica la Shepherd.
commento di Stefano LRivisto, proprio niente di eccezionale
commento di fornaroloCapolavoro. Forse il film manifesto della New Hollywood.
commento di Vegeta85è un film ke mi è piaciuto moltissimo.essenziale,ma toccante e così pieno di passione!non per tutti…un piccolo piacere per cinefili.un film pieno di vita,una cosa rara in questi tempi.
commento di wblake