Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Gioello da gustarsi per la lingua parlata, la foto, i dialoghi...la descrizione dei personaggi...LA MUSICA!!! Pochissimo conosciuto, introvabile nelle cineteche, ne posseggo purtroppo una copia in VHS fortunosamente registrata (ma di non eccellente fattura). APPELLO: chi ne avesse da vendere una copia (anche in VHS) IN OTTIMO STATO è pregato di scrivermi!
Breve, ma intensissimo soggiorno del grande Mozart (giovinetto) nella dotta Bologna, dove, sempre accompagnato dal severo padre, sosterrà (non senza difficoltà perchè per la prima volta tormentato dall'amore) gli esami di composizione...
Il piacere che il giovane Mozart prova nel frequentare ragazzi della sua stessa età, l'amicizia che nasce tra loro, il suo perdersi in loro, fanno pensare che il grande genio abbia avuto assai poco tempo da dedicare a se stesso, alla propria adolescenza...sappiamo che era affetto da una sorta di sregolatezza che lo portava ad esprimersi impulsivamente, incapace come era di controllarsi..(genio e sregolatezza!), tale almeno ce lo descrive Milos Forman nel suo Amadeus...ebbene nell'immagine poetica che c ce ne da Avati, Mozart è solo un ragazzo come tanti, ma più sofferente, perchè, conscio delle proprie capacità e schiacciato dal pesante fardello delle aspettative paterne, sente di non poter godere appieno di quel momento magico (e difficile) della vita che è appunto l'adolescenza..con il carico emotivo che comporta, il quale non si addice certo alla concentrazione richiesta da un importante esame di composizione....
Dolce, raffinata...GRANDE!
Grande, anzi grandissimo...Dopo UNA GITA SCOLASTICA che per me è il suo capolavoro (NON: "Regalo di Natale", tanto meno "La rivincita di Natale") e dopo FESTA DI LAUREA, questa credo sia la migliore creazione del Maestro!
Va sempre crescendo....da audace colpo dei soliti ignoti alla gita scolastica...nel film in questione interpreta da par suo la figura un pò squallida di un parente (zio?) gretto, infelice che appare ancora più meschina di fronte alla splendida (e pulita) gaiezza dei ragazzi...
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