Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Nel 1770 Wolfgang Amadeus Mozart (Davidson) si recò col padre a Bologna per sostenere un esame presso l'Accademia dei Filarmonici. Qui viene ospitato dalla famiglia dei conti Pallavicini, stringe amicizia con un suo coetaneo, si innamora di una ragazza e conduce un'esistenza "normale".
Una delle opera più infelici e noiose di Avati, qui alle prese con una sorta di favola storica al centro della quale si colloca la "normalità" di un genio. Il drappello di attori da tempo nel team di Avati e le ambientazioni bucoliche non stemperano l'artificiosità dell'operazione.
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