Regia di Pupi Avati vedi scheda film
E' un Pupi Avati fin troppo manierista questo di "Noi tre", film del 1984 dedicato ad un Mozart adolescente che si trova a Bologna, ospite (insieme al padre) dei conti Pallavicini per sostenere un importante esame all'Accademia dei Filarmonici. Emergono cosi', nel futuro genio musicale, tutte le pruderie tipiche dell'adolescenza tra innamoramenti, scazzottate ed amicizie con i coetanei locali. Il film, pur se interessante da un punto di vista descrittivo, si perde troppo spesso in una nebbia di idee vaghe, come se il maestro bolognese fosse più volte incerto sulla strada da seguire. Ne risulta cosi' un racconto altalenante, tra sinceri momenti poetici (il cugino matto dei Pallavicini che si perde nel bosco, e che però strizza fin troppo l'occhio al personaggio interpretato magistralmente da Ciccio Ingrassia in "Amarcord" dieci anni prima) ad altri decisamente meno riusciti. Il cast, puramente "avatiano", spazia dagli immancabili Delle Piane e Cavina a Lino Capolicchio ed un Nick Novecento che ritornerà, sempre con Delle Piane, l'anno successivo in "Festa di Laurea".
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