Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Questi erano anni in cui anche un prodotto smaccatamente commerciale come un sequel (dei Prepotenti, con medesimo cast e girato da Mario Amendola l'anno precedente) poteva essere realizzato con una certa dignità; purtroppo però Prepotenti più di prima non offrirebbe molto di originale neppure se fosse un'opera a sè, indipendente dalle vicende e dai personaggi del suo precursore. Il risultato è, insomma, una commediola di luoghi comuni (le pressioni dei genitori sui figli, l'egoismo dei primi che viene a scontrarsi con le necessità dei secondi) che non affronta più di tanto in profondità aspetti sociali o questioni delicate per limitarsi al lasciare briglia sciolta ad una coppia di protagonisti di saldo mestiere (Fabrizi e Taranto), circondati da un cast adeguatamente solido (Ave Ninchi, Giacomo Furia, Ferruccio Amendola, Mario Riva e anche la sora Lella), in vista dei tarallucci e vino conclusivi. Sceneggiatura di Aldo Fabrizi, Ruggero Maccari e Mario Amendola; per Mattoli si tratta di uno dei quattro film girati nel 1959. 4/10.
I consuoceri di due sposini, uno romano e l'altro napoletano, litigano per avere gli sposi ciascuno nella propria città; i ragazzi se ne vanno a Milano, ma nuove baruffe sono in arrivo: lei è incinta ed entrambi i futuri nonni esigono il proprio nome per il nipotino...
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