Giorgio e Tito sono padre e figlio, due mondi opposti che si scontrano all'interno di un appartamento a Milano. Giorgio è un giornalista di successo, celebre volto di un programma televisivo, stimato da colleghi e circondato da amici. Solo la sua ex moglie non gli rivolge parola e suo figlio si limita a farlo il minimo indispensabile. Tito, d'altronde, è un adolescente e in quanto tale è mosso da un insieme di emozioni complesse che non si preoccupa di articolare o esprimere, soprattutto a suo padre. È pigro come solo un adolescente può essere. Giorgio fa il possibile per cercare di capirlo. Il suo sogno è portarlo sul Colle della Nasca, per la vendemmia, ma lui non ne vuole sapere. Tito si sente soffocato dalle attenzioni di suo padre e preferisce passare tutto il giorno con il suo gruppo di amici, mangiando, parlando di niente e giocando ai videogiochi. Finché un giorno, senza preavviso, comunica a suo padre che l'avrebbe raggiunto in Liguria per la vendemmia. Dopo una serie di incidenti e malintesi, alla fine, in qualche modo padre e figlio troveranno il modo di comunicare… o almeno ci proveranno.
Note
Liberamente ispirato all'omonimo libro di Michele Serra.
La regista,brava a rappresentare gli adolescenti gira un film di tutto rispetto,con un bravo Bisio in versione drammatica.Sufficente....e qualcosa in piu'..
Forse bisognava decidere prima se andare sul comico grottesco o sul realistico.Nessuno è credibile
Claudio Bisio , che ammiro tantissimo nelle esagerazioni di Benvenuti al Sud, quando è CARICATO, sopra le righe, non va assolutamente bene in questo film: pare un fantoccio in balia della "nuova generazione",fatta di ragazzi improbabili
Ammetto che alcune scene di questo film mi hanno fatto arrabbiare perchè mi sono immedesimata nella situazione, avendo pure io un figlio di quella età che, a volte , mi fa girare l' anima con comportamenti passivi ed inerti. Per fortuna non ha amici invadenti come quelli del protagonista. Il film affronta il comune problema dell' incomunicabilità generazionale indugiando tra… leggi tutto
La convivenza (quasi) impossibile tra un padre milanese sottaniere e separato da sette anni dalla moglie (Bisio), noto personaggio televisivo, e il figlio diciassettenne (Bacchini), perennemente disordinato, sbracato sul divano o sul letto, in costante compagnia di alcuni compagni di scuola (con i quali, alla faccia del politically correct e del totale svuotamento semantico nella scelta della… leggi tutto
Sempre belli i film con Bisio. Qui il tema è la nuova generazione che non si ritrova coi valori della vecchia, e ne cerca di nuovi senza ancora sapere bene quali siano. Dopo averlo visto non mi lamenterò più di tanti atteggiamenti di mia figlia (una, l'altra no). In più Bisio nel film ha ancora più problemi di me in quanto è divorziato, e il figlio, per…
Un noto giornalista televisivo , padre separato , ha delle grosse difficoltà a relazionarsi con il figlio adolescente che si circonda di amici sminchiatissimi ... La regista Francesca Archibugi , basandosi sul plot dell' omonimo libretto di Michele Serra , confeziona una pellicola piuttosto incostante , con toni di commedia che ogni tanto sconfinano nel dramma .
L'…
Ammetto che alcune scene di questo film mi hanno fatto arrabbiare perchè mi sono immedesimata nella situazione, avendo pure io un figlio di quella età che, a volte , mi fa girare l' anima con comportamenti passivi ed inerti. Per fortuna non ha amici invadenti come quelli del protagonista. Il film affronta il comune problema dell' incomunicabilità generazionale indugiando tra…
Il dialogo tra persone rientranti in generazioni differenti non sempre trova la possibilità di concedersi spazi e modalità per essere coltivato. Se poi i due sono padre e figlio, e la famiglia vive i postumi di un divorzio piuttosto sofferto e colmo di strascichi umorali e psicologici, ecco che le possibilità di instaurare un rapporto sincero e corretto tra i due naufraga…
Un film sull’inadeguatezza dei padri, sull’incapacità dei figli di adattarsi, sballottati tra genitori separati, sull’imperfezione di voler decifrare caratteri disegnati volutamente, scorbutici, inadatti, svogliati, cupi o isterici, a seconda della bisogna sceneggiatoriale.
Io adoro Serra sul breve, sa essere chirurgico e micidiale.…
Senza la presenza - gradita e ingombrante - del fenomeno Checco Zalone, l’unico che sposta gli equilibri del nostro botteghino negli ultimi anni,… segue
Giorgio Selva,l'immancabile Bisio,è un celebre giornalista televisivo, separato dalla moglie,che nemmeno gli rivolge più la parola,ha ottenuto l'affido condiviso del figlio Tito, diciassettenne problematico che, ciondola tra casa e scuola,perlopiù stravaccato su di un divano,in compagnia di un gruppo pittoresco e scriteriato di amici.
Per quanto si sforzi…
Dopo Che ne sarà di noi (Giovanni Veronesi, 2004), istintivamente e senza prendermi troppo tempo per pensarci, ho subito indicato Elio Germano, classe… segue
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Commenti (9) vedi tutti
Da un romanzo del piddino Michelino Serra... fate vobis.
commento di Arch_StantonUn bel titolo ma un film non del tutto riuscito ...
leggi la recensione completa di daniele64Le esperienze di tanti genitori di oggi.
leggi la recensione completa di Lellina65Film banalotto e scontato. Rispetto al libro, la regista ci ha ricamato sopra un bel po'.
commento di Artemisia1593Carina la Ragazza Protagonista ma la visione e' abbastanza poco appassionante.voto.1.
commento di chribio1La regista,brava a rappresentare gli adolescenti gira un film di tutto rispetto,con un bravo Bisio in versione drammatica.Sufficente....e qualcosa in piu'..
commento di ezioDiscreto film della Archibugi, non tra i suoi migliori.
leggi la recensione completa di Furetto60Forse bisognava decidere prima se andare sul comico grottesco o sul realistico.Nessuno è credibile Claudio Bisio , che ammiro tantissimo nelle esagerazioni di Benvenuti al Sud, quando è CARICATO, sopra le righe, non va assolutamente bene in questo film: pare un fantoccio in balia della "nuova generazione",fatta di ragazzi improbabili
commento di bababluL'equilibrio serio-faceto è alquanto grezzo, però la credibilità degli attori non cala mai.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografo