Regia di Lucio Gaudino vedi scheda film
Fausto e Furio, due sfaccendati cinquantenni romani, si conoscono davanti a un notaio che li mette al corrente di avere ereditato entrambi un’officina meccanica in disuso a Napoli. Da lì a entrare nel mondo delle corse clandestine il passo è breve.
Certo che leggendo il titolo e dando una rapida occhiata alla sinossi, il film non invoglia granchè alla visione: e invece Fausto & Furio – Nun potemo perde è una pellicola con qualche idea interessante e confezionata con discreto mestiere, ovvero raggiunge buoni standard per le premesse e per la tipologia di prodotto. Idealmente si ricollega a Una cella in due (Nicola Barnaba, 2011), che già vide la coppia Enzo Salvi – Maurizio Battista protagonista di una commediola squinternata a budget ridotto e dalle relativamente scarse aspettative tutt’altro che deluse. Qui si riesce a fare perfino di meglio, vuoi per la produzione leggermente più munifica, vuoi per la collaudata coppia al centro del cast, vuoi per l’impegno profuso in sceneggiatura da Alessandro Bonanni ed Emiliano Morana, che riescono a coniugare clichè e situazioni stereotipate (inevitabili per un film di tale risma) con qualche buona trovata, rimanendo a livelli di verosimiglianza accettabili, cioè senza deragliare nel grottesco o peggio ancora nel demenziale. In ruoli di contorno compaiono anche Ernesto Mahieux, Salvatore Misticone, Maurizio Mattioli e Barbara Foria; Lucio Gaudino amministra con sufficiente cura la macchina da presa, non trovando intoppi nell’action (a dire il vero non troppo spinta) della scena madre, quella della corsa clandestina. 3,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta