Willie è una cantante, Robert un pianista ebreo. Siamo a Zurigo, alla fine degli anni Trenta. Robert aiuta gli Ebrei a fuggire dalla Germania; la sua ricca famiglia costringe i due a separarsi. Willie diventa un simbolo del regime con la canzone "Lili Marlene". Per ritrovarla Robert finisce arrestato, ma la famiglia lo riscatta. Lei cade in disgrazia; riuscirà a raggiungere Robert, ma lui intanto si è sposato. Uno degli ultimi film di Fassbinder, e non il migliore, troppo artificioso nellaq sua rivisitazione del melò. La Schygulla è solo decorativa. In compenso il direttore della fotografia, Xaver Schwarzenberger, è straordinario.
L'amore sopra ogni cosa: sopra la guerra, le stragi, l'antisemitismo; sopra un regime che l'ha resa famosa e poi l'ha ridotta all'oblio: Stiamo parlando della cantante immaginaria Willie, il cui motivo Lili Marleen ( o Marlene) diviene il trampolino di lancio che la conduce ad una notorietà senza precedenti, ma che poi, divenendo la canzone di tutti i soldati al fronte, venne rinnegata… leggi tutto
In complesso ci siamo, tutttavia, stranamente, il problema principale di questo film sembrano essere proprio i due protagonisti. La Schygulla è decisamente attraente, tuttavia, non basta la bellezza per dare valore ad un’interpretazione. L’attrice ha infatti spesso un’aria svagata, altre volte si pavoneggia un po’, solo raramente assume un volto combattuto e… leggi tutto
Tratto dall'autobiografia di Lale Andersen, la cantante del famosissimo pezzo musicale che dà il titolo al film, "Lili Marleen" è un pasticciaccio calligrafico pseudoavventuroso. Lo stesso Davide Ferrario, redattore del "Castoro" su Fassbinder, scrive che «bisogna avere il coraggio di ammettere che Lili Marleen è un film balordo». La storia della cantante, le sue presunte avventure dovute… leggi tutto
Carissimi coutenti, mi sento in dovere di ringraziarvi tutti per l’inaspettata adesione a quella che normalmente si dovrebbe definire recensione ma che, nel caso specifico, sarebbe più opportuno ritenere…
L'amore sopra ogni cosa: sopra la guerra, le stragi, l'antisemitismo; sopra un regime che l'ha resa famosa e poi l'ha ridotta all'oblio: Stiamo parlando della cantante immaginaria Willie, il cui motivo Lili Marleen ( o Marlene) diviene il trampolino di lancio che la conduce ad una notorietà senza precedenti, ma che poi, divenendo la canzone di tutti i soldati al fronte, venne rinnegata…
In complesso ci siamo, tutttavia, stranamente, il problema principale di questo film sembrano essere proprio i due protagonisti. La Schygulla è decisamente attraente, tuttavia, non basta la bellezza per dare valore ad un’interpretazione. L’attrice ha infatti spesso un’aria svagata, altre volte si pavoneggia un po’, solo raramente assume un volto combattuto e…
Lili Marleen è stato il film più costoso di Fassbinder, una produzione internazionale basata sulla biografia di Lale Andersen, alquanto marginale ma adatta nondimeno per essere sfrutatta in un dramma sentimentale, tanto più se immerso nel periodo delle persecuzioni naziste. È un film che il regista ha accettato di fare un po' per la sua natura onnivora, ma…
Tono melodrammatico, atmosfera greve di romanticismo e passione, storia d'amore infranto a causa di circostanze superiori ed incontrastabili, si salvano dai lacrimoni facili per lo meno le buone interpretazioni dei protagonisti. La ricostruzione storica, per nulla tirata via, passa però così in secondo piano e prevale il sentimentalismo, la spuntano i personaggi sul contesto.
Il mondo “al femminile” raccontato con la sensibilità superiore di un personaggio “contro” come Fassbinder (chi meglio di lui poteva essere in grado di disegnare così iconoclasticamente “l’altra metà del…
Tratto dall'autobiografia di Lale Andersen, la cantante del famosissimo pezzo musicale che dà il titolo al film, "Lili Marleen" è un pasticciaccio calligrafico pseudoavventuroso. Lo stesso Davide Ferrario, redattore del "Castoro" su Fassbinder, scrive che «bisogna avere il coraggio di ammettere che Lili Marleen è un film balordo». La storia della cantante, le sue presunte avventure dovute…
La musica, come nei più classici melò hollywoodiani, come nei film di Sirk, ricalca ogni momento usata come veicolo di emozioni per lo spettatore. Colori, fotografia eccezionali, la regia di Fassbinder solo alcune volte risulta eccezionale, altre, solamente funsionale. Non uno dei suoi miglior film, ma comunque buono. Degli argomenti cari al regista solo la superficie, son nascosti sotto una…
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Commenti (1) vedi tutti
Voglio essere un'eroina da melodramma, arbitro della mia storia nel furore della storia.
commento di michel