Regia di Don Mancini vedi scheda film
La saga di Chucky, al tempo Charles Lee Ray, serial killer in quel di Chicago il cui pupazzoso (Tipo Bello) e voodooesco avatar è stato creato dallo sceneggiatore Dom Mancini qui, come nei due episodi precedenti (Seed of Chucky e Curse of Chucky), in veste anche di regista, giunge alla settima puntata con Cult of Chucky, straight to video - e rispetto alla merda horror che c'è in giro, non è tanto questione di 'qualità' quanto una scelta dettata, suppongo, unicamente da questioni economiche e di mercato. Il capostipite, Child's Play (titolo mantenuto anche nei due capitoli successivi. Il cambiamento arriva 10 anni dopo col quarto: Bride of Chuky ) risale al 1988 ed è diretto da Tom Holland, che aveva esordito pochi anni prima con quella perla di Fright Night (Ammazzavampiri da noi). Ritroviamo l'ex di Susan, Chris Sarandon, e una certa atmosfera di commistione tra horror e commedia nera, ironia macabra, battute di dubbio gusto ma quasi sempre efficaci da parte dei mostruosi villain protagonisti, atmosfera peraltro non infrequente in quegli anni - basti pensareal Freddy Krueger della serie Nightmare (o meglio A Nightmare on Elm Street).
Il versante terrorizzante della saga in realtà non è mai stato troppo calcato, preferendo insistere, appunto, su elementi di humor nero e macabro, sulla 'simpatica' personalità del bambolotto Chucky, dei comprimari e della famigliola tutta, e su un po' di sano e gustoso splatter relativo a sbudellamenti ed ammazzamenti vari. Cult of Chucky prosegue sulla stessa linea, riunendo insieme almeno tre bambole Chucky (più la testa parlante e martoriata di un'altra ancora), tutte possedute, il primo bambino preso di mira (Andy Barclay), Nica Pierce, la cui esistenza è stata rovinata nel capitolo precedente e che come conseguenza ritroviamo in un manicomio criminale, e la fidanzata storica - con pupazzoso avatar femminile platinata al seguito, naturalmente - e serial killer anch'essa Tiffany (sempre interpretata da Jennifer Tilly), entrata in scena col cambio titolo del quarto episodio. Una bella reunion insomma. Tutti allegramente psicopatici, chi più chi meno, e in buona parte alter ego-reincarnazioni di Chucky. Anzi, verso la fine il nostro Chucky riuscirà a possedere anche Nica, e...
Nulla di eccezionale e dedicato principalmente ad aficionados e cultori del genere e di Chucky, per riprendere il titolo, diretto ed interpretato dignitosamente non terrorizza, però (a me) diverte assai.
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Interessante. Da quando Mancini ha rimesso mano alla regia la saga, qualitativamente, si è ripresa...
Il penultimo capitolo infatti non mi era dispiaciuto.
Sì, anche secondo me La maledizione di Chuky non era male, e anzi. Poi dipende, in questi casi, quanto uno sia sensibile alla macabra demenzialità di certe trovate oppure no. A me spesso divertono, molto più di certe commedie. Un saluto
per gli amanti del genere penso sia (quasi) imperdibile,grazie Carlo del tuo commento.
Grazie a te Ezio del passaggio. Un saluto
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