Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
Sto diventando allergico al cinema americano. Non l'avrei mai detto. E' vero che Van Sant è sempre stato un regista discontinuo, ma un film così piatto non me lo sarei mai aspettato da lui. Anche Milk lascia perdere gli sperimentalismi e si adagia ad una forma narrativa lineare, ma Milk ha brio, ritmo, passione...qui invece c'è una sceneggiatura che tratteggia le due coppie di sbandati con un pressapochismo che ti fa venir voglia di rivedere per l'ennesima volta lo splendido "Qualcuno Verrà" di Minnelli (penso, spero, che il copione di quel film sia studiato a fondo nelle scuole di cinema), attori impresentabili, una regia senza voli...poi tanta retorica, tante frasi fatte...un'imperdonabile superficialità nel rappresentare le istituzioni borghesi (famiglia, polizia, chiesa)...cigliegina sulla torta: il prete-tossico di Burroughs e il suo greve sermone sulla strumentalizzazione del problema della droga da parte di "quelli di destra"...velo pietoso invece sulle parentesi visionarie, con alberelli e altre cose che volano nella testa dell'eroinomane...
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