Trama
"Un giorno incontrai per la montagna un tale che aveva inciso sul cinturino del cappello questa frase: l'è andà così. Gli chiesi: com'è andata? E lui, guardando lontano e stringendosi nelle spalle rispose: mah, così è andata". Queste poche parole introduttive sono l’inizio di un bellissimo racconto di Mario Rigoni Stern, che parla di montagna e della sua gente. È un'immagine che rappresenta in modo esemplare l'anima di un popolo e la sua storia. Ancora i primi anni del secolo, la montagna era un mondo appartato ed escluso. Salvo pochi, gran parte della gente non ne sapeva quasi nulla. Con la prima guerra mondiale, i territori montani del Nord Italia divengono teatro di guerra. Allora i nomi dei campi di battaglia, delle montagne e dei paesi che ricorrono ogni giorno nei bollettini di guerra, nelle cronache dei giornali, diventano luoghi familiari. Tutti seguono con trepidazione la sorte dei propri figli al fronte lontano. Pasubio, Ortigara, Adamello, Grappa rappresentano il luogo di sofferenza e di morte per migliaia e migliaia di giovani, e soprattutto le popolazioni della montagna diventano il cardine della difesa. È gente abituata alle difficoltà e alle fatiche nella battaglia quotidiana con la natura. Combattono da sempre, ora combattono per difendere le loro contrade dalla devastazione della guerra.
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