Regia di Pascal Laugier vedi scheda film
Laugier tira su un meccanismo tecnicamente efficace, esteticamente affascinante ma sinceramente il contenuto mi lascia perplessa: ha davvero senso tirare su una storia di questo tipo attorno ad una vicenda così poco credibile? Vedete il mio voto nel contesto: diciamo che il film è bello se non pretendete che abbia anche un senso.
Questa volta non recensisco nulla, se dovete ancora vedere il film chiudete subito. Mi rivolgo a chi il film lo ha gia visto, mi sono persa qualcosa?
Davvero la storia "reale" e sembrata a qualcuno più credibile della fuga nell'immaginifico? Coi serial killer brutti e scemi che vanno a zonzo su un camion per caramelle e ovviamente nessuno nota di essere seguito da loro?
Con la protagonista che usa come arma vincente una macchina da scrivere (e guarda caso lei è una scrittrice)?
Con il serial killer grosso che vuol trasmormare le sue vittime in bambole per poi romperle e guarda caso finisce proprio in una casa piena zeppa di bambole vere (ma chi era la prozia Clarissa, una della Manson Family come minimo per tenere una collezione di quel tipo...).
Io non credo che Laugier sia del tutto rimbambito, deve aver notato che questa storia non aveva nessun senso!
Cosa vuole essere? Un ribaltamento del topos realtà/allucinazione con la realtà meno credibile dell'allucinazione? Siamo magari in una delle storie di Beth che so...
Fosse così allora il film potrebbe anhe essere sensato ma è piu una pia speranza che un dubbio che il film fa sorgere nello spettatore.
Non lo so. A me questo film sembra un bellissimo pacco regalo che quando lo apri contiene solo un calzino sporco e spaiato...
Non posso bocciarlo del tutto perché il pacchetto è davvero curatissimo ma non me la sento neanche di ringraziare per il regalo. Sono stata tentata di mettergli 4, alla fine ho dato al film una quasi sufficienza politica. Voi che ne pensate?
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