Trama
In seguito alla morte della zia, Pauline e le sue due figlie ereditano una casa. La prima sera, però, degli assassini penetrano nella residenza e Pauline è costretta a combattere per salvare le sue figlie. Dopo la notte da incubo che hanno vissuto, le due ragazze reagiscono in maniera diversa e le loro differenze di personalità si acuiscono. Mentre Beth diventa una scrittrice di letteratura horror, Vera cade vittima di una paranoia distruttiva. Sedici anni dopo quella notte, la famiglia si riunisce nella casa da cui Pauline e Vera non sono mai andate via. Strani eventi iniziano allora a susseguirsi.
Approfondimento
LA CASA DELLE BAMBOLE - GHOSTLAND: UN OMAGGIO AI MAESTRI DELL'HORROR
Diretto e sceneggiato da Pascal Laugier, La casa delle bambole - Ghostland racconta di come la vita di Pauline e delle due figlie Beth e Vera cambi dopo aver ereditato una casa dalla zia appena morta. Durante la prima notte trascorsa nella residenza, le tre subiscono un'aggressione e Pauline deve combattere con tutte le sue forze per salvare le figlie. Il dramma, ovviamente, traumatizzerà tutta la famiglia ma avrà soprattutto profonde conseguenze sulle due ragazze, le cui personalità prenderanno direzioni diverse. Mentre Beth sarà destinata a divenire una rinomata scrittrice di letteratura horror, Vera cadrà vittima di una forma di paranoia distruttiva che emergerà con tutta la sua forza sedici anni dopo, quando le tre donne si riuniranno nella casa (che Vera e Pauline non hanno mai lasciato) e strani eventi cominceranno a susseguirsi.
Con la direzione della fotografia di Danny Nowak, le scenografie di Gordon Wilding, i costumi di Brenda Shenher e le musiche di Todd Bryanton, La casa delle bambole - Ghostland viene così raccontato dal regista: "In un primo momento, volevo realizzare un film horror in soggettiva, una scelta che permette di filmare direttamente allucinazioni, fantasie, sogni o incubi dei protagonisti, ottenendo quasi un effetto verità, molto apprezzato nel cinema horror o fantasy. Poi, ho cambiato idea e ho preferito concentrarmi sul mondo interiore dei personaggi, che mi ha fornito il vero motore del film. Quando mi sono concentrati sugli equilibri tra i vari punti di vista, ho trovato finalmente la via giusta per raccontare una storia che si muove in bilico tra la realtà e l'incubo. La casa delle bambole - Ghostland si concentra su due sorella, una introversa e fantasiosa e l'altra con i piedi per le terra e più concreta. In fondo, però, vuole essere il ritratto di Beth, una giovane artista che trae ispirazione dall'esperienza che lei stessa ha vissuto. Mi ha sempre affascinato l'idea che le angosce più profonde possano servire da motore per l'arte, per la creazione. In apertura del film, si cita apertamente Lovecraft per evidenziare l'ammirazione che ha Beth nei suoi confronti: mi ha entusiasmato l'idea di immaginare una moderna adolescente entrare in relazione con (i fantasmi de)gli autori che considera dei maestri, qualcosa che nella società contemporanea verrebbe considerato ridicolo, giudicato folle o deriso. Del resto, con una battuta, è quello che ho fatto anch'io sul set: mentre Beth si lascia guidare dallo spirito di Lovecraft, ho lasciato che fosse lo spirito di Tobe Hooper a indicarmi la strada (ho usato come modello d'ispirazione il sottovalutato Non aprite quella porta - Parte 2)".
Il cast
A dirigere La casa delle bambole - Ghostland è Pascal Laugier, regista e sceneggiatore francese specializzato in horror. Nato nel 1971, Laugier è stato scoperto da Christophe Gans che, dopo aver visto i suoi primi cortometraggi, gli ha offerto la possibilità di realizzare il backstage del suo Il patto dei lupi.… Vedi tutto
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Commenti (15) vedi tutti
Un meccanismo narrativo interessante, utilizzato in maniera un po' troppo kitsch, ma comunque valido. Voto 7.
commento di ezzo24Laugier si conferma gran regista di nicchia, anche se in questo caso non siamo a livelli stellari. Troppa zuppa in un dramma femminile oltremodo lagnoso, che alla lunga stanca e sfinisce piuttosto che appassionare. L'idea è buona ma poteva essere sfruttata molto meglio, diciamo meno frigne e più sostanza. Un buon horror ma non un capolavoro.
commento di Lupo65Una inquietante esposizione di bambole è teatro di orrori... Quali?
leggi la recensione completa di LIBERTADIPAROLA75Film che non coinvolge.
commento di AvamaeUn sacco di botte. Location carente negli organici di medici, vigili urbani, operatori ecologici, con i vicini (ed è un lato positivo) distanti più di una notte di cammino. Però è di grande stile, ti prende, incuriosisce, lascia perplessi. Alla fine, un bel film, anche per l'incredibile raccolta di cianfrusaglie e pupazzi impressiona. Molto.
commento di PieroUn film "trabocchetto", di quelli che ingannano lo spettatore con punti di visita immaginari. Il lato onirico contrasta con la realtà anche in una trama così inverosimile, ambientata in un luogo retorico e altrettanto falso. Ghostland, pur se ben girato, delude tutte le aspettative, essendo anche insolitamente contenuto sul versante splatter.
leggi la recensione completa di undyingLaugier tira su un meccanismo tecnicamente efficace, esteticamente affascinante ma sinceramente il contenuto mi lascia perplessa: ha davvero senso tirare su una storia di questo tipo attorno ad una vicenda così poco credibile? Vedete il mio voto nel contesto: diciamo che il film è bello se non pretendete che abbia anche un senso.
leggi la recensione completa di Yayas82Horror psicologico dalle atmosfere dure e angoscianti, ben interpretato e con una scenografia di notevole impatto.
leggi la recensione completa di Fanny SallyAl suo quarto film, Laugier insiste con il thriller/horror martirizzante al femminile ma sembra essersi smarrito in un labirintico vicolo cieco. Il regista galleggia tra stereotipi, citazioni e strizzatine d'occhio al fan del genere, senza riuscire però a trovare una chiave di lettura originale ed appassionante. Vuoto.
commento di degoffroUno dei migliori horror degli ultimi anni.
leggi la recensione completa di Carlo Cerutiche dire,assai violento e un po' confuso,non voglio andare controcorrente,ma mi ha un po' deluso...le bambole del titolo sono un po' un ornamento.Voto 5.5
commento di ezioRiuscito horror dal maestro Pascal Lauger che riesce a divincolarsi dalle matasse tese dai produttori americani riuscendo a costruire un prodotto che inquieta.
leggi la recensione completa di starbookInquietante favola nera giocata sulla commistione tra sogno e realtà, ben diretta da un regista che si sta facendo apprezzare come uno dei nomi in ascesa del filone horror
leggi la recensione completa di GIANNISV66Finalmente un bell'horror che mette davvero il disgusto in corpo.
commento di FiestaUna casa buia e kitsch ospita la usuale violenza sadica del regista che qui diviene elemento necessario alla trama inquieta e psicologica come l'ossigeno è necessario al respiro.
leggi la recensione completa di Lorenz666