Regia di Douglas Sirk vedi scheda film
Non il capolavoro assoluto di Sirk, ma uno dei suoi melò fondamentali, senz'altro tra i più estremi e scintillanti, governato da una sontuosa estetica visionaria che travolge, in un inesorabile e delirante crescendo di follia, la tormentata love story tra un ricco playboy (Rock Hudson) e la vedova di un medico (una splendida Jane Wyman). Tratto da Robert Blees dal best seller di Lloyd C. Douglas già ridotto per il grande schermo nel 1935 da John M. Stahl (Al di là delle tenebre, con Robert Taylor e Irene Dunne), è un'opera affascinante ed irresistibile, pervasa da fiammeggianti pulsioni interne che donano plasticità ed essenzialità di stile allo smalto figurativo della messinscena. E poi: un cast di strepitosi comprimari (Barbara Rush, Agnes Moorehead, Otto Kruger), il lussureggiante Technicolor di Russell Metty, l'ottima colonna sonora di Frank Skinner. Imprescindibile.
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