Regia di Otto Bathurst vedi scheda film
La censura è una gran brutta cosa, soprattutto in un Paese democratico, ma in questo caso si potrebbe fare un'eccezione. Il film in oggetto è senza vergogna, un inverecondo guazzabuglio di Assassin's Creed, Zorro, Navy Seals, Batman, con una bella spruzzata di distopia. Ci si lamenta degli anacronismi? Quelli sono il meno. Prima scena: crociati vestiti come soldati americani in Iraq, stessi colori, stesse fogge, stesso taglio di capelli, si aggirano tra abitazioni abbattute, stretti corridoi, in Medio Oriente, armati di archi (sic!), e si scontrano con gli "infedeli" sempre scagliandosi frecce a tutto spiano, facendo salti che Matrix se li sogna. Se fosse una parodia, si potrebbe anche ridere, ma stanno facendo terribilmente sul serio, e quindi non resta che piangere. La storia tradizionale è profondamente "rivisitata", la leggenda è alterata, contaminata, distorta, rimangono solo i nomi. La cosa peggiore è il finale aperto, che fa pensare ad un seguito. Dio ce ne scampi.
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