In un castello della Westfalia, dopo aver assimilato le sentenze irriducibilmente ottimistiche del dottor Pangloss e dopo aver attentato alla virtù di Cunegonda ed essere stato perciò scacciato, Candido accompagnato dal fedele servo di colore Cacambo, a partire dal Settecento, attraversa i secoli e i continenti, imbattendosi ovunque in atrocità assortite, ma sempre nutrito di un cocciuto, assurdo ottimismo.
Note
Voltaire rivisitato da Jacopetti e Franco Prosperi è tutto dire. I due ci offrono un film pieno di formalismo vacuo e di qualunquismo cinico, proprio come nei precedenti "Mondo cane". Nel cast incredibilmente affiorano i nomi di Gianfranco D'Angelo e di Alessandro Haber.
Visto lo stile prettamente felliniano ed il fatto che, in sostanza, non ci si capisce nulla della trama (con tutto il rispetto per l'autorevole fonte che ne sta alla base, ovvero Voltaire) il film si candida (gioco di parole inevitabile) ad essere incoronato come cinema alto, colto e autoriale. Ma non c'entra nulla con il filone dei "Mondo-movies".
Una favola post-moderna visivamente felliniana ed eccessivamente lunga:mi sono piaciute le riprese in Turchia e qualche situazione grottesca.Il resto si puo' evitare ma gia' il film e' introvabile di suo.
Io mi chiedo come si faccia a non dare neanche un punto per l'impegno di questo film. Io trovo che sia un film illuminante, al di là del grottesco e del demenziale,con un finale che offre spunti di riflessione esistenziali considerevoli.
Non sarà il capolavoro per eccellenza ma tocca diversi temi classici della filosofia. Diversi spunti che talvolta mostrano come, ad esempio, alcuni concetti espressi nel "così parlò Zaratustra" di F.N. siano assimilabili sia da culture di sinistra che di destra. In ogni caso il film è satirico, surreale da una parte ma iperrealista dall'altra. Trovate come quella del tritacarne sono state… leggi tutto
Mettiamola così: tra i tanti film che si potrebbero trarre dal capolavoro volterriano, non è certo il migliore dei Candidi possibili. Però non è neppure terribile come altre cose viste negli anni Settanta e, prima ancora, come gli altri film usciti dalla giustamente non premiata ditta Jacopetti - Prosperi. Per la prima metà, il film regge il peso di racconto… leggi tutto
L'ultimo docu-film di A. Gitai su Rabin (che non ho visto ma che ho seguito nelle recensioni) mi da lo spunto per proporre questa playlist sulle pellicole che hanno riguardato questa parte di mondo senza pace. Non…
1 Gennaio 2013. Siamo sopravvissuti alla Fine del Mondo, siamo sopravvissuti al 2012 (uno degli anni più brutti della Storia). Cosa ci riserverà il 2013? Quale sarà il nostro destino? Da sempre sono domande che si…
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Commenti (7) vedi tutti
Visto lo stile prettamente felliniano ed il fatto che, in sostanza, non ci si capisce nulla della trama (con tutto il rispetto per l'autorevole fonte che ne sta alla base, ovvero Voltaire) il film si candida (gioco di parole inevitabile) ad essere incoronato come cinema alto, colto e autoriale. Ma non c'entra nulla con il filone dei "Mondo-movies".
commento di undyingCi vuole un bello stomaco per citare la filosofia, commentando questa roba. Voto 3.
commento di ezzo24Una favola post-moderna visivamente felliniana ed eccessivamente lunga:mi sono piaciute le riprese in Turchia e qualche situazione grottesca.Il resto si puo' evitare ma gia' il film e' introvabile di suo.
commento di ezioForse, il peggior film che abbia mai visto!
commento di DaltonSquinternato e demente.
commento di moviemanmeraviglioso film della coppia jaco-prosperi! è un piacere ogni volta che lo rivedo…scordatevi totalmente i mondo cane!
commento di antimesIo mi chiedo come si faccia a non dare neanche un punto per l'impegno di questo film. Io trovo che sia un film illuminante, al di là del grottesco e del demenziale,con un finale che offre spunti di riflessione esistenziali considerevoli.
commento di jackD