Regia di Juan Antonio Bayona vedi scheda film
In un mondo razionale questo filmetto sarebbe stato un flop, non l'enorme successo che invece è risultato.
Col quinto episodio, prima o poi doveva accadere, si arriva a quello scemo. Tutto è molto stupido in questa ennesimo viaggio tra i dinosauri. Lo splendido originale di Spielberg, ormai di 25 anni fa, è lontano 25 anni luce. Jurassic World, cioè il quarto, era stata un’interessante ripresa del tema, e dovevano finirla là. Ma l’incasso era stato sbalorditivo, da Storia del Cinema, e dunque un seguito di quello era inevitabile. Tornano dunque la Bryce Dallas Howard, figlia di tanto Howard, e Chris Pratt, da I Guardiani della galassia, qua però ridotti a macchiette di sé stessi e dei personaggi che interpretano. Tornano i bambini, anzi la bambina figlia del vecchio riccone, vecchio e come vedremo ampiamente rincoglionito. Tornano i dinosauri e i giochini genetici su di loro. Torna tutto insomma ma non è che funzioni granchè. La storia parte ampia e bene, ma poi diventa una storiella miserella, col respiro molto corto. Io sarei per un 5 e buonanotte. Anche critica e pubblico hanno oscillato da sufficienze risicate o sufficienze non raggiunte. Il botteghino di tutti questi “dettagli” se ne è sbattuto allegramente. Malgrado costi iperbolici, gli incassi, seppure inferiori al precedente, sono stati sbalorditivi: il film è già il dodicesimo incasso all-time (l’altro è il quinto) e la corsa non è ancora conclusa, arriveranno altri incassi da altre Nazioni e la Top Ten non è lontana. Manca la qualità, dettaglio da nulla; speriamo che il futuro sesto capitolo sia molto meglio.
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