Regia di Austin Reading vedi scheda film
Incrocio tra Amitivylle horror ed Evil Dead, Darkness rising rappresenta il peggio del cinema horror americano contemporaneo. Fermo alla scialba citazione (con tecnica copiata da Sam Raimi), girato tutto in interni dentro una pessima location, mal fotografato e recitato alla meno peggio. La fiera delle banalità, macchiata con un po' di sangue.
Madison (Tara Holt), in compagnia del ragazzo Jake (Bryce Johnson) e della cugina Izzy (Katrina Law), dopo anni decide di tornare nella casa d'infanzia chiusa dal giorno in cui la madre ha compiuto un massacro. Dopo un primo momento di perlustrazione, vengono assaliti dal cane lupo -di quando era bambina- di Madison. È così che una entità malvagia -già responsabile di altri decessi avvenuti in precedenza nella casa- mostra i primi segnali della sua presenza. I tentativi di fuggire si rivelano inutili e neanche i telefoni cellulari nulla possono contro la potenza malvagia.
E dire che Vikram Weet, lo sceneggiatore di questo inguardabile horror, aveva già firmato lo script dell'interessante Devil's pass. I produttori di Darkness rising nascondono l'inconsistenza del budget ambientando per intero il film tra le quattro mura dell'edificio. Per quasi quaranta minuti non succede praticamente nulla e i tre protagonisti si rincorrono, dicendo stupidaggini, da una stanza all'altra. L'incipit con il cameo di Ted Raimi dovrebbe, di fatto, mettere in allarme. Infatti Austin Reading, con precedenti attività di regia in serial televisivi e cortometraggi, ha le stesse idee che frullavano nella testa di Sam Raimi, qualcosa come quarant'anni fa.
L'assunto iniziale non regge: dopo decenni la casa è ancora delimitata dalle fasce di contenimento della scientifica (poi gli americani dicono che siamo noi i pigri!) e improponibile appare l'intenzione della protagonista di rimettere piede -come una ladra- nella casa teatro di un così indelebile evento traumatico. Ma non è solo un problema di contenuto, perché Reading non ha un minimo di personalità e il suo modo di concepire le riprese è un evidente scimmiottare il Raimi di Evil dead (i posseduti, le riprese sbilenche con punti macchina sottosopra, un paio di scene grandguignolesche). Fotografato malissimo, con costanti immagini in ombra e male illuminate, Darkness rising finisce per accodarsi alla lunga lista dei peggiori horror degli ultimi anni.
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