Regia di James Gray vedi scheda film
Di fronte ad un 24enne che esordisce così cosa pensare? La Redgrave in punto di morte, Shell controversa figura di padre ebreorusso, Roth killer di ritorno al quartiere natio, Furlong sballottato tra i modelli. Cupo, nero, disilluso, tragico, violento. Shakespeariano verrebbe anche da dire. Stilemi e struttura già visti ma solidi. Si regge su ottime interpretazioni e su una regia accademicamente perfetta. Anacronistico in ogni dove, Gray si sofferma più sui risvolti psicologici dei suoi personaggi piuttosto che spingere sull'azione come farebbero molti suoi coetanei. In questo e in altri suoi aver cura di aspetti da cinema maturo si contraddistingue e prepara ad episodi futuri più equilibrati e forse riusciti. A fine visione concedersi almeno dieci minuti di caberet televisivo ad uso decompressione.
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