Joshua Shapira, killer di professione, torna a Little Odessa, quartiere di immigrati russi a Brighton Beach, Long Island, dove è nato, per un "lavoretto pulito". Suo padre gli vieta di mettere piede in casa, dove sua madre è morente e suo fratello minore, Reuben, stravede per lui. Joshua vuole compiere il lavoro quella notte, ma suo padre lo "vende" al boss del quartiere. Pagheranno le sole persone che ama. Opera prima del regista James Gray, il film si avvale di un'ottimo Tim Roth nel ruolo del protagonista e di grossi nomi (Schell, Redgrave) in quelli minori. Ma ripropone atmosfere, personaggi e schemi già noti, con scarsa originalità.
Tragedia dello sradicamento etico ed emotivo, ricostruisce l'atmosfera raggelata e plumbea di un avamposto ucraino nella periferia costiera di Brooklyn, facendo gravare sui suoi protagonisti l'incombente minaccia di un'atmosfera di morte che principia con la disgregazione degli affetti e si conclude con il tetro rituale di una liturgia di morte.
Se volete vedere questo film bevete prima un doppio caffè,per giunta a volte parlano in lingua russa e tedesca ed non ci sono sottotitoli.La storia per quanto drammatica non ha mai catturato il mio interesse.
Impegnato nell'edicola del padre e turbato dalla malattia terminale della madre, il giovane Reuben entra presto in contrasto con il genitore, un ebreo di origine russa dai saldi principi morali, che tuttavia intrattiene una relazione extraconiugale con una donna più giovane. Quando in casa si fa vivo anche il fratello maggiore, uno spietato killer ripudiato dalla famiglia, finisce per… leggi tutto
Un killer torna nel suo quartiere di origine a New York per eseguire un “lavoro” e ritrova il fratellino che lo idolatra, il padre che lo disprezza e la madre che sta morendo di cancro. Drammi familiari all’interno di una storia gangster, come poi in The yards e I padroni della notte; però nell’opera prima di James Gray gli ingredienti non si amalgano ancora bene, procedono con una… leggi tutto
Sorprendente e poderoso esordio alla regia di James Gray, giovane regista newyorkese (classe 1969) di origini ebreo-ucraine, con un cupissimo noir dove personaggi e atmosfere crepuscolari contano molto più di una vicenda puramente pretestuosa. L'ispirazione e' quella del film di strada di pura scuola scorsesiana, ma qui troviamo una tragedia familiare a sfondo proletario che si consuma a…
(*Recensione di qualche anno fa*)
James Gray ha presentato poche settimane fa al Festival di Venezia il suo ultimo film Ad Astra, che ha fatto storcere il naso a molti, venticinque anni fa vinceva il Leone d’Argento per il suo film d’esordio.
La trama in breve
New York: Joshua è un killer di professione è stato ripudiato dal padre, ha un…
Impegnato nell'edicola del padre e turbato dalla malattia terminale della madre, il giovane Reuben entra presto in contrasto con il genitore, un ebreo di origine russa dai saldi principi morali, che tuttavia intrattiene una relazione extraconiugale con una donna più giovane. Quando in casa si fa vivo anche il fratello maggiore, uno spietato killer ripudiato dalla famiglia, finisce per…
Perchè andiamo al cinema? ... Perché ci crogioliamo sul nostro divano per vederci un bel Home Video? ... Ci sono mille motivi! Il cinema fa sognare, ma si gusta, si riesce a interpretare perchè il…
Forse non brilla per originalità nella trama del killer che torna e deve confrontarsi con famigliari ed ex ragazza e tanto meno nei caratteri dei personaggi, però tutto è ottimamente realizzato, dalle interpretazioni, alla regia, alla fotografia. L'ambientazione estremamente scarna, sembra rispecchiare l'aridità nei rapporti umani dei protagonisti. Uno di quei film in cui i silenzi sono più…
Un killer torna nel suo quartiere di origine a New York per eseguire un “lavoro” e ritrova il fratellino che lo idolatra, il padre che lo disprezza e la madre che sta morendo di cancro. Drammi familiari all’interno di una storia gangster, come poi in The yards e I padroni della notte; però nell’opera prima di James Gray gli ingredienti non si amalgano ancora bene, procedono con una…
James Gray è uno di quei registi che fin dagli esordi ha dimostrato di voler perseguire una propria indipendenza ed una propria cifra stilistica. Può essere definito come "autore" o "cineasta" poichè si è sempre occupato sia della sceneggiatura che della regia delle proprie opere, preferendo puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità di film girati. Little Odessa è il suo…
Il titolo non necessita davvero di molte spiegazioni. Il legame tra i fratelli è archetipico (pensate a Caino ed Abele ;-) e il cinema ci si è soffermato un'infinita di volte. Ci arrischiamo quindi in questo mare…
Di fronte ad un 24enne che esordisce così cosa pensare? La Redgrave in punto di morte, Shell controversa figura di padre ebreorusso, Roth killer di ritorno al quartiere natio, Furlong sballottato tra i modelli. Cupo, nero, disilluso, tragico, violento. Shakespeariano verrebbe anche da dire. Stilemi e struttura già visti ma solidi. Si regge su ottime interpretazioni e su una regia…
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Commenti (3) vedi tutti
Tragedia dello sradicamento etico ed emotivo, ricostruisce l'atmosfera raggelata e plumbea di un avamposto ucraino nella periferia costiera di Brooklyn, facendo gravare sui suoi protagonisti l'incombente minaccia di un'atmosfera di morte che principia con la disgregazione degli affetti e si conclude con il tetro rituale di una liturgia di morte.
leggi la recensione completa di maurizio73Se volete vedere questo film bevete prima un doppio caffè,per giunta a volte parlano in lingua russa e tedesca ed non ci sono sottotitoli.La storia per quanto drammatica non ha mai catturato il mio interesse.
commento di wang yuOttimo noir freddo e cupo, grande atmosfera.
commento di movieman