Trama
Una rapina in banca a Stoccolma nel 1973 degenera in maniera imprevista. Gli ostaggi formano un legame con i loro sequestratori e finiscono per mettersi anche loro contro le autorità, dando vita quel fenomeno psicologico che da quel momento in poi si chiamerà "sindrome di Stoccolma".
Approfondimento
RAPINA A STOCCOLMA: LA NASCITA DI UNA SINDROME
Diretto e sceneggiato da Robert Budreau, Rapina a Stoccolma segue Lars Nystrom, un uomo che ricorrendo a un travestimento irrompe in una banca di Stoccolma e prende in ostaggio delle persone per ottenere che l'amico Gunnar venga rilasciato dal carcere. Tra gli ostaggi vi è anche Bianca, una giovane moglie e madre. I negoziati con le forze dell'ordine, su richiesta del primo Ministro, non vanno come dovrebbero, la polizia si rifiuta di trattare e Lars non riesce ad andare via con gli ostaggi. Man mano che le ore si trasformano in giorni, tra minacce e momenti di attenzione, gli ostaggi sviluppano una strana relazione con il loro rapitore: in particolar modo, è Bianca a vivere la situazione più delicata, rimanendo colpita dalle attenzioni e dalla natura premurosa di Lars. Sarà proprio il suo attaccamento a quello che dovrebbe essere il suo nemico a dare origine a quel fenomeno che poi in psicologia sarà chiamato "sindrome di Stoccolma".
Con la direzione della fotografia di Brendan Steacy, le scenografie di Aidan Leroux, i costumi di Lea Carlson e le musiche di Steve London, Rapina a Stoccolma si basa sulla storia di una vera rapina in banca avvenuta nel 1973 e documentata da Daniel Lang in un articolo sul New Yorker intitolato The Bank Drama. Era l'agosto del 1973 quando Jan-Erik Olsson con l'amico Clark Olofsson fece irruzione allo Svriges Kreditbank di Stoccolma e prese in ostaggio quattro persone per sei giorni. Durante quel periodo, il governo svedese non permise all'assalitore di abbandonare l'edificio con gli ostaggi lasciando che si sviluppassero all'interno della banca relazioni del tutto inattese. Come scrisse il 25 novembre 1974 il giornalista Lang, tra gli assalitori e gli ostaggi si creò un legame talmente forte da spingere i quattro a rivoltarsi contro le autorità. "Prima di cominciare a scrivere Rapina a Stoccolma - ha dichiarato il regista - non ero a conoscenza del fatto che la sindrome di Stoccolma dovesse il suo nome agli eventi occorsi in quella banca. Sapevo che le origini del fenomeno risiedevano in qualcosa accaduto in Svezia ma non sapevo cosa: per me, la sindrome di Stoccolma era legata più alla storia di Patty Hearst, anch'essa avvenuta nel 1974".
"In Rapina a Stoccolma c'è un bel mix di commedia dark e dramma psicologico", ha proseguito Budreau. "Molte delle cose che accadono sembrano assurde ma sono incredibilmente vere. Ho scelto di dirigerlo proprio per tale ragione: in scena abbiamo ostaggi che non rispettano i soliti canoni e le solite aspettative. Mi intrigava anche raccontare com'era la politica del 1973, in un mondo in cui l'America conservatrice di Nixon usciva dal Vietnam e la Svezia era ancora molto socialdemocratica, con un clima paranoico che somiglio molto a quello che si avverte nell'era Trump".
Il cast
A dirigere Rapina a Stoccolma è Robert Budreau, regista e sceneggiatore canadese. Nato in Ontario nel 1974, Budreau ha esordito come regista nel 2006 con il dramma That Beautiful Somewhere, che nominato ai Genie Awards ha ricevuto diversi riconoscimenti nei festival di mezzo mondo. Attivo più come produttore, ha… Vedi tutto
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Commenti (5) vedi tutti
Interessante vicenda, perché coniò il termine della famosa sindrome: la tensione regge fino alla fine, ma il tutto è un po' traballante ed inverosimile. Cmq, se è andata così... Voto 6.
commento di ezzo24Siamo dalle parti di Quel Pomeriggio Di Un Giorno Da Cani....ma questa e' solo una copia.
commento di ezioStoria del fatto di cronaca, che ha dato il nome a quella che è conosciuta come "sindrome di Stoccolma"
leggi la recensione completa di Furetto60La vespa PX PARCHEGGIATA DAVANTI ALLA BANCA È STATA COMMERCIALIZZATA DAL 1977 quindi impossibile vederla nel 1973 grazie
commento di GigiogigiTra i tanti epigoni di 'Dog Day Afternoon' (sempre da un fatto vero), questo robbery drama si fonda sur pasticciaccio che ha dato il nome alla Sindrome, con molta più ironia che tensione e con un Ethan Hawke che gigioneggia oltremisura. Il fulcro delle ragioni psichiche di una convivenza forzata derubricato a storiellina sentimentale.
commento di maurizio73