Trama
Un uomo e la figlia viaggiano attraverso le periferie di una società in cui un decennio di pandemia ha spazzato via quasi tutta la popolazione femminile, mettendo in pericolo l'equilibrio del mondo. Mentre il padre si sforza di proteggere l'innocenza della figlia dai pericoli circostanti, i due vedono il loro legame messo in pericolo quando l'uomo è costretto a difenderla a tutti i costi.
Approfondimento
LIGHT OF MY LIFE: L'AMORE DI UN PADRE PER LA FIGLIA
Diretto e sceneggiato da Casey Affleck, Light of My Life racconta la storia di un padre e la sua unica figlia di undici anni che si nascondono tra boschi e case disabitate, dopo che un virus ha sterminato buona parte della popolazione femminile. La giovanissima Rag è costretta ad un vagabondaggio continuo e a fingersi maschio ogni volta che non può evitare il contatto con altri esseri umani, tutti uomini, resi brutali e senza scrupoli dalla mancanza di femmine. L'umanità è sull'orlo del collasso e la natura stessa dei bambini richiede un cambiamento di non poco conto, fatto di innocenze perse e tragedie all'orizzonte.
Con la direzione della fotografia di Adam Arkapaw, le scenografie di Sara K. White, i costumi di Malgosia Turzanska e le musiche di Daniel Hart, Light of My Life si prefigura come una storia familiare distopica mescolando elementi da dramma di sopravvivenza e racconto di formazione. A spiegare meglio la genesi del progetto è stato lo stesso regista in occasione della presentazione del film al Festival di Berlino 2019: "Light of My Life si prefigura come tante cose diverse: è la storia di un padre e di una figlia, una vicenda post apocalittica, un duro confronto tra l'Uomo e la Natura, un racconto di invasione domestica, una storia di formazione e persino una fiaba. Ma prima di ogni cosa è la storia dell'amore di un padre per una figlia. Da regista, sono attratto da storie che mettono in evidenza le caratteristiche della natura umana. La storia, senza tempo, di un genitore che si dedica anima e corpo al sangue del suo sangue è qualcosa che tutti possono apprezzare e assorbire in maniera del tutto propria. Da padre di due figli, ho raccontato molte storie della buonanotte e, sebbene prendessi spesso ispirazione dalle precedenti, dovevo inventarle ogni volta di sana pianta per non correre il rischio di essere criticato. Per mantenere desta l'attenzione dei miei figli, inizio spesso con un personaggio inedito posto in una situazione impossibile e provo a cercare un percorso narrativo credibile per arrivare a un inevitabile happy end. Light of My Life è come una delle mie storie della buonanotte".
"Light of My Life è un film che mi tocca particolarmente", ha proseguito Affleck. "Ho cominciato a scriverne la storia una decina di anni fa. Con la crescita dei miei figli, ho visto cambiare la mia esperienza di genitore e di conseguenza la mia storia. Dopo aver divorziato, la storia ha finalmente preso la sua forma definitiva. Nonostante tutta la fantascienza presente, Light of My Life è la storia di un genitore single addolorato per il disfacimento del proprio nucleo familiare. Al centro della vicenda vi è una ragazzina di undici anni, un'età in cui si è sul punto di cominciare il proprio percorso verso l'età adulta. L'altro personaggio presente è quello del padre, chiamato semplicemente "papà". L'evento apocalittico che fa precipitare le cose, un concetto appartenente alla fantascienza, ha lo socpo di aumentare la posta in gioco di qualcosa noto sin dalla notte dei tempi: un genitore vuole proteggere la sua bambina e insegnarle come sopravvivere mentre questa vuole difendersi e imparare da sola. Nel mondo che presento, il pericolo è talmente grave che lo scontro tra padre e figlia si trasforma in questione di vita o di morte. Nel creare tale mondo, ho voluto elencare tutte le complesse preoccupazioni che ogni genitore condivide. Come può un padre scoprire che non può proteggere la figlia da tutti i pericoli del mondo? Come reagisce nell'apprendere che il suo compito è quello di insegnarle a difendersi? Come può avere il coraggio di lasciarla andare quando sa che il pericolo è costante e orribile?".
Il cast
A dirigere Light of My Life è Casey Affleck, regista, sceneggiatore e attore statunitense. Nato nel 1975 a Falmouth, nel Massachusetts, Affleck è il fratello minore dell'attore e regista Ben, di cui ha seguito i passi sin dalla giovane età: mentre studiava Fisica e Astronomia alla Columbia University, ha… Vedi tutto
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Commenti (8) vedi tutti
Una noia mortale. Da evitare alla grande.
commento di iacopo73Una riflessione sul rapporto padre/figlia ambientata dentro a una realtà fantascientifica alla The road viziata da troppe ripetitività narrative che annullano buona parte dell'indubbio interesse iniziale che la visione suscita e che il regista non riesce a mantenere fino in fondo.
commento di (spopola) 1726792Film che si lascia vedere ma che ha troppi difetti per raggiungere la sufficienza. 5.5
commento di fra_pagaIt’s a Love Adventure.
leggi la recensione completa di mckNon male ma personalmente mi è sembrato un po il the road dei poveri, che già come film non era un capolavoro
commento di malcoml'esordio alla regia di C. Affleck produce un film dalla regia sobria, con una buona recitazione e fotografia. le tematiche à la The Road erano state trattate da Hillcoat o dalla Granik (Leave no Trace) con maggiore durezza e profondità. mentre qui il rischio del dejà vu meno incisivo è un po' alle porte.
commento di giovenosta«It's a love adventure»: è un'avventura d'amore. Questa breve frase, pronunciata dalla piccola protagonista sul finire di Light of my Life, definisce quello che con uno slancio di romanticismo potrebbe esserne considerato il genere d'appartenenza: l'amore, in questo caso, è quello dalla portata universale che può unire un padre e una figlia.
leggi la recensione completa di pazuzuAffleck jr. alle prese con l'esordio nel cinema di finzione (a parte il doc.sul cognato) svolge il suo compitino 'sanza nfamia e sanza lodo':l'ennesima variante apocalittica sulla poetica gucciniana dell'on the road mano nella mano è a corto di fantasia e stavolta ci va di mezzo la suscettibilità epidemiologica della popolazione XX.
commento di maurizio73