Regia di Aaron Sorkin vedi scheda film
La vera storia di Molly Bloom, ex sciatrice che si reinventa organizzatrice di tavoli da poker per ricchi appassionati. Fin quando non si trova in sala gli uomini sbagliati che risvegliano le attenzioni dell'FBI. Film teso e ben fatto.
Ottima sceneggiatura, bravi interpreti e un plot su misura per gli amanti del tavolo verde. Ad impreziosire il racconto si aggiunga il fatto che gli eventi narrati prendono spunto da alcuni resoconti autobiografici di un personaggio realmente esistente, la Molly del titolo. C'è sicuramente qualcosa di romanzato, c'è il fatto che la campana udita sia solo una ma questo ci sarebbe stato comunque, la finzione cinematografica non avrebbe potuto privare lo spettatore di alcuni colpi ad effetto e della necessità di appiattire i personaggi per farli entrare in qualche cliché più gradito ai palati grossi. Una donna cinica e criminale diventa così una sorta di eroina moderna dell'emancipazione femminile, malgrado per farlo debba sfoggiare i suoi strabordanti attributi fisici, umiliando così gli intenti che il film sembra essersi posto sia implicitamente che, più esplicitamente, con le parole del padre psicologo a dare un quadro completo della situazione. Restano considerazioni al contorno, il film è avvincente e tecnicamente ben fatto. Nulla di straordinario - anzi, abbastanza prevedibile nel finale buonista - ma un buon prodotto di intrattenimento.
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