Regia di Jon S. Baird vedi scheda film
Film biografico sulla coppia comica più grande di tutti i tempi.
Il film scritto da Jeff Pope, ci conduce nel 1953, quando i due comici più amati del mondo, Stan Laurel e Oliver Hardy, erano ormai all’epilogo delle loro carriere e faticavano a trovare i finanziamenti per un nuovo film. Hardy aveva problemi di salute e fra i due immensi comici, c'era ancora della ruggine per una vecchia questione contrattuale, che aveva indotto Hardy a realizzare un film senza Laurel. Ciononostante in virtù di un forte sentimento d'amicizia e di uno smisurato talento inimitabile, Stanlio e Ollio, sotto contratto con un impresario cialtrone e truffaldino, avviarono una tournée nei teatri d’Europa per riproporre dal vivo alcuni loro celebri scheck, ma ahimè era finita per loro l'età dell'oro, Stanlio e Ollio incredibilmente trovavano teatri semivuoti e pubblico freddo. Ma i due non si diedero per vinti, Stan , l'anima creativa della coppia, continuò a scrivere battute e la sceneggiatura, per un film che Hollywood aveva loro promesso e imperterriti continuarono a salire sul palco e un po’ alla volta ,l’incanto della loro arte ricominciò a risplendere ancora un po' nelle risate degli spettatori, i teatri ripresero a riempirsi. Ma era solo il loro canto del cigno. Il film che avevano in cantiere, non si sarebbe mai girato e la malattia divenuta ormai grave di Oliver Hardy, avrebbe interrotto definitivamente il sodalizio. Stan Laurel non avrebbe più calcato il palcoscenico senza il suo partner di sempre, nessuno lo avrebbe potuto degnamente sostituire. Nelle sopraggiunte difficoltà, dopo qualche incandescente scontro, scoprirono quel senso di amicizia e di stima, che forse prima, abbagliati dal successo, non avevano avuto la capacità di leggere e di cogliere. Anche il rapporto tra le due ultime mogli, degli attori, si addolcì notevolmente. C’è insomma tanta tenerezza in questo film biografico, che riprende le loro complicità, l’intesa unica e straordinaria, che li consegnò alla leggenda come la coppia comica più grande di tutti i tempi, quando inventavano o improvvisavano una gag, i loro litigi, il loro rintuzzarsi a vicenda ma anche il loro incredibile afflato artistico ed umano. Molto della potenza del film viene da John C. Reilly e Steve Coogan, peraltro somigliantissimi ai miti, che regalano al pubblico degli Stan Laurel e Oliver Hardy, credibili sia sul palco, quando recitano i loro incredibili numeri comici, che lontano dai riflettori, quando nella loro vita interagiscono in modi non troppo diversi, come se ormai fossero contaminati dai loro stessi personaggi. E’ la storia di una vita professionale nel periodo più critico della loro carriera, un film crepuscolare, pieno di triste nostalgia e di profondo senso dell'amicizia.
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