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Cuore selvaggio

Regia di David Lynch vedi scheda film

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La recensione su Cuore selvaggio

di cheftony
8 stelle

"Voglio solo darti un bacio, un bacio d'addio. Potresti dire a Lula tante cose sul comportamento della sua mamma. [...] Non crederai mica che permetterò alla mia bambina di farsela con un pezzo di merda come te?"

Sailor (Nicolas Cage) è un ragazzo dal temperamento ribelle, tanto che una sera a teatro fracassa a mani nude il cranio di un uomo che lo stava aggredendo con un coltello a serramanico e sconta quasi due anni di prigione. Ciò che la sua fidanzata Lula (Laura Dern) non sa è che l'aggressore era stato "ingaggiato" da sua madre Marietta (Diane Ladd), che non vede per niente di buon occhio quel giovane con un passato da autista di malviventi.
Lula ignora i divieti della madre e va a prendere alla sua uscita dalla prigione Sailor, il quale a sua volta ignora i limiti della libertà vigilata e decide di fuggire oltre il confine della Carolina con la sua amata, fra nottate bollenti, sigarette e danze sfrenate. Mentre Marietta prende accordi con l'amante ispettore privato (Harry Dean Stanton) e il boss Santos (J.E. Freeman) perché riprendano sua figlia, Lula e Sailor raggiungono Big Tuna, un paesino del Texas...

David Lynch ha diretto Cuore Selvaggio dopo l'ottimo riscontro avuto dall'episodio pilota di Twin Peaks e si tratta di un progetto nato quasi per caso; tratto dall'omonimo romanzo di Barry Gifford, Cuore Selvaggio è uno stordente miscuglio di noir surreale, ribellione on the road e elementi fiabeschi, per lo più ispirati da Il Mago di Oz, a cui Lynch aggiunge un tocco della sua tenue ironia e la sua abilità di creare immagini e scenari ricchi di fascino. E' considerato uno dei film minori di Lynch e questo può dirsi in qualche modo vero, anche se va sottolineato come si tratti piuttosto di un film per lui anomalo, con il quale tenta di descrivere la ricerca dell'amore e della libertà di due spiriti ribelli in un mondo infernale, in una grottesca e violentissima America.
Lasciamo dunque perdere digressioni su quanto Cuore selvaggio sia poco rivoluzionario rispetto agli altri lavori di Lynch, pensiamo al fatto che una decina di anni dopo ha diretto lo struggente e bellissimo Una storia vera e che quindi non parliamo di un regista fossilizzato su un genere ma piuttosto di un cineasta con una mente che è una vera fucina di idee e godiamoci questo film ben riuscito, bizzarro, volutamente eccessivo, ispirato e ottimamente recitato (stranamente buona la prova di un giovane Nicolas Cage, strepitoso quanto viscido Willem Dafoe nella sua particina, gustosi come al solito i camei degli attori-feticcio di Lynch). Non sarà Mulholland Drive, ma avercene...

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