Regia di David Lynch vedi scheda film
Lo stile di Lynch è un sofisticato equilibrio di incoercibilità ed eleganza. L'anima dei suoi film è la violenza dorata del fuoco, l'etereo calore della fiamma è come l'ardente inconsistenza dei sogni e degli incubi, in cui le passioni sciolgono le briglie e le paure si trasformano in mostri. Per i protagonisti di questa storia la vita è come l'alito di un drago, che lambisce i corpi e le coscienze, rendendo incandescente l'aria e scottanti i contatti tra gli uomini. Il "cuore selvaggio" del mondo è un incendio divoratore che solo alla fine si attenua, per stemperarsi nel confortante tepore del sentimento umano. In "Wild at heart" il lamento di dolore è il crepitio della brace che si sente in sottofondo, quando il rosso bagliore del ricordo è ancora vivo, e i bordi riarsi bruciano al passaggio del vento.
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