Regia di David Lynch vedi scheda film
Reso al meglio dalla splendida fotografia di Fred Elmes,montato ad arte da Duwayne Dunham,e musicato ottimamente da Angelo Badalamenti,il film di David Lynch che si aggiudicò la Palma d'Oro a Cannes nel 1990 è una fiaba oscura dai toni ora ironici,ora suadenti,ora violentissimi,che il regista di "Dune" è riuscito a plasmare senza rinunciare a nulla.Tutto è spinto all'eccesso in questo film:la musica,la violenza, il romanticismo,a volte sull'orlo della stucchevolezza."Cuore selvaggio" presenta caratteri e toni da favola come poche altre pellicole;in un contesto quasi irreale,dove nessun personaggio ha da lavorare.ci si limita a fuggire o a dare la caccia a qualcosa.Lynch delizia e tormenta lo spettatore con un uso della macchina da presa assolutamente originale e intelligente: il fuoco è inteso come elemento vitale o mortale della massima importanza,fuoco della passione,fuoco che devasta, fuoco del calore.Personaggi che entrano in scena per pochi fotogrammi o altri più delineati si susseguono in una girandola impressionante per varietà:Da ricordare almeno,oltre a Nicolas Cage e Laura Dern,la folle e disperatamente spietata Diane Ladd,e il lascivo Willem Dafoe,losco Bobby Perù.Inquadrature al diapason dell'estetizzazione visiva,narrazione di situazioni grottesche e atroci,questo film arriva davvero "selvaggio al cuore".
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