Regia di Vittorio Cottafavi vedi scheda film
Durante il Medioevo un gruppo di arabi si insinua in un paese spagnolo e se ne impadronisce, suscitando la reazione armata dei cristiani. Alla fine tutti capiscono che fare l’amore è meglio che fare la guerra, e dopo la battaglia si celebrano due matrimoni. Curioso film, una specie di peplum dal retrogusto vagamente politico: ricostruzione storica molto libera, toni da commedia e un’insospettabile modernità (“la ragione e il torto sono divisi imparzialmente, e gli eroi sono ridicoli”, Mereghetti: basti dire che il condottiero dei cristiani è un improbabile Arnoldo Foà...); probabilmente troppo avanzato per il pubblico dell’epoca, che infatti ne decretò l’insuccesso commerciale e così indusse Cottafavi ad abbandonare il cinema. Da far vedere a Calderoli.
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