Regia di Julius Ramsay vedi scheda film
Confuso thriller dall'impianto televisivo, che solo dopo mezz'ora sprofonda nella noia a causa della mediocre messa in scena e dell'approssimativa sceneggiatura. Dimenticabile.
Ultimo dell'anno, in una località non meglio definita. Jeff (Dylan McTee) e Lindsey (Alexandra Essoe) lasciano una festa a notte fonda per raggiungere la casa in cui vivono. Solo Lindsey lavora, pertanto la posizione isolata dell'edificio, più che per scelta, è dovuta alle mediocri possibilità economiche della coppia. Durante il percorso in macchina i due, distratti dagli effetti dell'alcol, investono un pedone senza potergli prestare soccorso. In seguito al decesso dell'uomo decidono di caricarlo in macchina e portarlo a casa, per meglio decidere sul da farsi. Nel frattempo rientra anche Hannah, sorella e ospite temporanea di Lindsey: l'uomo non era ancora deceduto ma, per paura di un'aggressione, è proprio Hannah a provocarne la morte.
Thriller che per la prima mezz'ora riesce a farsi seguire con attenzione per poi invece seguire la strada del prevedibile, con attori allo sbando costretti a muoversi su un set male illuminato e con alle spalle un regista disastrosamente scontato: un curriculum speso a dirigere episodi di serie TV, tra le quali più prestigiosa è The walking dead. Questo Midnighters da quando l'azione si sposta nella casa perde ogni senso del ritmo e -soprattutto- di plausibilita'. I protagonisti si prodigano in azioni prive di logica, talvolta fatte loro compiere dallo sceneggiatore solo per motivare la presenza di qualche effetto splatter (elemento molto contenuto a dire la verità).
Oltre all'incoerenza dovuta alle scelte della coppia protagonista (portarsi a casa il cadavere?) risalta la debole motivazione che spinge appunto due estranei a raggiungere la casa in cui vive Hannah; motivazione economica che spinge (per molto meno) Jeff a diventare più cinico e spietato dei malviventi, facendolo arrivare a demolire l'arcata dentale dell'investito con un martello, alla ricerca di capsule d'oro. Come già detto, il punto più debole del film è dato da personaggi che compiono gesti impossibili (tipo chiodi conficcati con un martello nelle unghie), sui quali -per eccesso irrazionale- predomina quello che chiude il film, quando la sopravvissuta esplode in un riso incontenibile, perché recupera una borsa piena di soldi. Chi, nella realtà, di fronte alla perdita di tutti gli affetti più cari reagirebbe in tal senso?
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