Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Che angoscia. Quaranta minuti in meno e sarebbe un gran bel film, dalla tesi ingombrante, ma ben sviluppata: non c'è posto per la diversità in questa società, e se non viene eliminata fisiologicamente si eliminerà da sè. Peccato appunto che due ore così (ritmo blando, dialoghi prolissi e spesso inconcludenti, camera spesso ferma) riescano davvero a stroncare ogni possibile entusiasmo per il lavoro di Fassbinder. E' comunque un film in cui luci, scene, dialoghi (pur con i loro citati difetti) vengono curati a fondo - e questo per un'opera girata in 25 giorni, di getto, dopo il suicidio dell'ex amante del regista, è parecchio onorevole. L'anno con tredici lune, vuole la tradizione, è portatore di sciagure soprattutto per i più deboli e sensibili; nel ventesimo secolo, oltre al 1978, ce ne sono stati altri sei.
Un uomo ha lasciato alle spalle la famiglia per operarsi a Casablanca e mettersi con un uomo. Il rapporto naufraga, la condizione di transessuale è socialmente malvista, subisce aggressioni, cerca di riavvicinarsi invano alla ex moglie, trova momentaneo conforto in un'amichevole prostituta. Ma il suo destino è ormai scritto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta