Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Un film desolato, lucido, metaforicamente forte, ermetico, a volte verboso ma per una ricerca indispensabile e un bisogno di capire. L'amore è a senso unico, un rapporto impari di oppressione, una aporia dominata dalla paura (parola che non a caso ricorre in continuazione "mangiando l'anima") e dalle apparenze, da rapporti che avvicinano alla morte. 8
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