Regia di Brady Hall vedi scheda film
Una giovane, decisa e molto insofferente ragazza di nome Kate, deve, suo malgrado, trascorrere un fine settimana in famiglia recandosi nell'isola ove verrà celebrato il matrimonio tra la sorella gay Rose e la sua compagna Aggie.
La futura sposa della sorella li accoglie, assieme alla sua strana famiglia, in un posto sperduto ove, poco per volta, dopo esser stati abbondantemente rifocillati e coccolati da quegli strani personaggi apparentemente innocui, matureranno poco per volta la consapevolezza di essere finiti tra le mani di una perversa banda di custodi di una tetra e sanguinosa tradizione satanica indirizzata a tener vivo il culto demoniaco legato a Madre Terra.
Pertanto, da una parte, la protagonista scoprirà poco per volta di essere, più che una semplice invitata, una degli elementi sacrificali scelti scientemente per mettere in atto il culto; dall'altra la futura sposa e sorella, si renderà conto che l'amore che la sua compagna provava per lei, era solo un mezzo ingannevole e macchinoso ordito nel modo più dettagliato per attirarla in una trappola fatale e sadica, legata appunto alla celebrazione di un culto dai risvolti macabri e sanguinosi.
Ne seguirà la consueta, forse anche prevedibile mattanza, ma 7 witches, numero che diamo per buono senza chiederci molti perché né tantomeno procedere a calcoli astrusi, convince sin dal gustoso ed autoriale incipit in un fosco bianco e nero dagli umori vintage, in grado di ricreare un clima ed una scenografia che ricorda certi illustri maestri nord europei anche al di fuori del circuito horror; atmosfera tetra e pittoresca che verrà poco per ricrearsi man mano che la vicenda assume il suo efferato percorso verso una mattanza quasi senza scampo.
Opera prima di Brady Hall, che , a questo punto, converrà tener d'occhio molto attentamente, il film spicca per molte belle scene ed inquadrature aventi per sfondo la riva marina affascinante di quel luogo senza tempo, che nasconde segreti terrificanti portati avanti di padre in figlio (anzi in realtà di madre in figlia), come un particolare prezioso in grado di meritare sacrifici e riconoscenze volte a mantenerne in efficacia i benefici in grado di garantire un futuro prospero a quella stramba comunità di anime dannate.
Tra il cast, Persephone Apostolou nel ruolo della protagonista assoluta Kate, a cui l'inappetenza fisiologica e il rifiuto incondizionato di cibarsi di carne, finirà per rivelarsi la scelta più assennata da intraprendere, appare assai convincente ed adatta al suo ruolo di vittima designata tutt'altro che arrendevole.
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