Regia di Alexander Kluge, Volker Schlöndorff, Rainer Werner Fassbinder, Alf Brustellin, Bernhard Sinkel, Katja Rupé, Hans Peter Cloos, Edgar Reitz, Maximiliane Mainka, Peter Schubert vedi scheda film
C'è un po' di tutto: dalla forma documentaristica a quella più sperimentale, dall'attualità ai frequenti richiami al nazismo ed ai paralleli del contemporaneo sistema terrorista con la dittatura, dall'indagine giornalistica all'allegoria alla messa in scena del teatro classico (l'Antigone di Sofocle, in un episodio curato da Schlondorff). Fassbinder compare in un nudo integrale nel suo frammento. Gli spunti di riflessione sono tanti, si parte dall'assassinio di Schleyer (avvenuto pochi mesi prima dell'uscita del film) per esaminare un fenomeno in preoccupante crescita come quello del terrorismo in una Germania apparentemente giunta ad un autunno della civiltà e della democrazia. Ovviamente con Germania si intende sempre ovest. Interessante e abbastanza omogeneo come risultato complessivo.
Nell'ottobre del 1977 il presidente dell'associazione degli industriali tedeschi Schleyer viene assassinato da un gruppo terroristico. Questo film indaga sulla stagione 'autunnale' della democrazia e della civiltà in Germania, attraverso svariati contributi di (più o meno) giovani autori del cinema tedesco.
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