Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Il tocco fassbinderiano è sempre evidente: nelle luci, nella fotografia, nei dialoghi. L'impostazione delle scene, teatrali, sequenze lunghe, pochissima azione, è un altro elemento chiaramente riconducibile all'autore. Eppure, al di là della complessità e dell'intensità della storia, non rimane molto di queste Lacrime amare: il disprezzo verso il genere maschile (terrorizzato addirittura dalla donna, o per lo meno da quella emancipata come Petra; meschino, insolente, approfittatore come l'uomo rappresentato dalle esperienze di Karin) è il nodo centrale dell'opera. Certo pretenziosa, ma non del tutto disattesa nelle sue pretese.
Petra divorzia dal secondo marito e si innamora di Karin. Ma il rapporto esclusivo che Petra ha in mente, per l'altra è solo un futile legame senza senso, destinato a dissolversi.
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