Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Fassbinder scende ad alcuni compromessi, ma rimane sempre ed inequivocabilmente lui. Qualche concessione alla colonna sonora (rara, ma presente la musica), qualcosina in profondità dei personaggi (anche se la maggior parte delle cose succedono senza tante spiegazioni nè sulle situazioni, nè sui protagonisti), una discreta varietà di set, esterni ed interni. Ma le costanti di fondo del suo cinema rimangono: tanta staticità, tanti silenzi, poi esplosioni verbose che non aggiungono nulla alla storia, è un cinema nevrotico e qui meno dialogico del solito, ma che affida alla parole sempre un ruolo non secondario. La pecca principale? E' noioso.
Un soldato americano, reduce del Vietnam, viene assoldato da tre poliziotti tedeschi per ripulire la città. Il killer agisce indisturbato fino a quando i mandanti si rivoltano contro di lui e lo uccidono.
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