Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Ambiguità, senz'altro è il tema del film, non ho letto il romanzo (anche se conosco bene l'autore) di McEwan, con uno scenggiatore da non sottovalutare mai (lo dico per chi ha fatto delle critiche affrettate) come Harold Pinter che ha dato molto al cinema, oltre che al teatro. Un cast tecnico completamente italiano, con in testa Dante Spinotti, nostra gloria nazionale che ormai ha spiccato il volo per il cinema americano, ma di qualità, che ha dato un conributo considerevole al film. Le sue immagini, pur toccando anche luoghi comuni, come San Marco, sono state sempre tracciate da luci ed inquadrature in linea con lo spirito del racconto, ed in certi momenti mi hanno fatto pensare a A Venezia..Un Dicembre Rosso schocking, film dimenticato, ma da vedere in assoluto (anche in versione orginale!!) e la cui fotografia era sempre di un grande italiano come Tonti. Tornado alla tematica, c'è qualcosa che salta dal rapporto della coppia a quello con il misterioso Robert, e forse questo impedisce di entrare appieno nelle atmosfere che si propongono, che sono alla base essenziale della storia. Non so se questo è dovuto a dei tagli di distribuzione o altro ed è forse la nota stonata che disturba un po' la visione del film. Interessa il rapporto fra i due giovani che rasenta la crisi e l'indifferenza, fino all'incontro con Robert che porta la ventata sensuale che si tramettono ed in Colin delle domande e delle certezze messe in crisi sul suo ruolo di maschio, mentre in Mary si riafferma la sua autodeterminazione nell'essere donna. La lettura parafemminista mi sembra un po' azzardata, perché in fondo non è questo l'indirizzo giusto.
Una coppia di amanti inglesi fa ritorno a venezia dopo due anni, forse per stimolare un rapporto un po' appiattito, qui incontrano uan coppia matura e misteriosa che cambaierà il loro destino
Badalamenti assolutamente in linea con la storia, con melodia davvero oscura e che prende
Attrice che è andata in crescendo nella sua maturità, e anche qui è determinante per il suo ruolo
Pneso figlia della Redgrave, brva, anche se il suo volto risulta un po' anonimante bello
Personaggio che si presta bene a questo attore, ma qualcosa lo ha amputato ed è stato un peccato, dato che era l'ideale per lui.
Anche per lui stesso discorso che per Everret, il suo volto falso ed artefatto, si presta all perfezione, ma qualcosa non va nella scenggiatura
Un regista sempre da guardare e comunque. Qui si affida una sceneggiatura non sua, conq ualche difficoltà, ma sempre interessante
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