Regia di Enza Negroni vedi scheda film
Documentario sul coro Papageno, composto da detenuti del carcere di Bologna.
Occasione di sfogo, di esibizione, di socializzazione, di espressione artistica, il coro Papageno è nato da un’idea di Claudio Abbado: insegnare a cantare ai detenuti del carcere della Dozza, a Bologna, rappresenta tutte queste cose insieme e perfino di più. È un modo per trascorrere del tempo fuori dalle mura della casa circondariale, oltretutto: nella seconda parte di questo documentario vediamo come il coro abbia cantato al Senato, in televisione (su Rai 2, ospitato in una trasmissione di Mika) e addirittura in Vaticano. Assistiamo alle prove di un concerto alternate da dichiarazioni dei detenuti, uomini e donne; la regista Enza Negroni evita di entrare troppo nell’intimo delle loro storie, preferendo soffermarsi sul lato prettamente artistico della questione e sul potere salvifico, liberatorio della musica. Già autrice di un documentario su Pier Vittorio Tondelli (Lo chiamavamo Vicky, 2011), la Negroni aveva esordito dietro la macchina da presa nel 1996 con Jack Frusciante è uscito dal gruppo. 5,5/10.
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