Trama
Fiona Maye è un'eminente giudice di Londra che, con saggezza e compassione, presiede numerosi e delicati casi di diritto familiare. A causa del suo lavoro, ha pagato un caro prezzo personale e il suo matrimonio con il professore americano Jack è oramai giunto alla fine. Mentre affronta le difficoltà del suo privato, Fiona si ritrova a dover seguire il caso di Adam, un brillante ragazzo che rifiuta di sottoporsi alla trasfusione di sangue che salverà la sua vita. A tre mesi dal suo diciottesimo compleanno, Adam è per la legge ancora un bambino. Dovrebbe Fiona costringerlo a vivere? Per capirlo, Fiona gli fa visita in ospedale ignorando come l'incontro sarà per entrambi foriero di nuove forti emozioni.
Approfondimento
IL VERDETTO: UN GIUDIZIO PER LA VITA
Diretto da Richard Eyre e sceneggiato da Ian McEwan, Il verdetto racconta la storia di Fiona Maye, eminente giudice dell'Alta Corte che, con un matrimonio in crisi, si ritrova ad affrontare uno dei casi più spinosi della sua carriera: è chiamata infatti a esprimersi su Adam Henry, un adolescente che rifiuta una trasfusione di sangue che potrebbe salvargli la vita. Recandosi in visita al giovane in ospedale, Fiona vedrà la sua vita cambiare profondamente riscoprendo sentimenti che credeva oramai sepolti. Allo stesso tempo, la sua presenza susciterà forti emozioni in Adam, la cui esistenza prenderà una piega diversa.
Con la direzione della fotografia di Andrew Dunn, le scenografie di Peter Francis, i costumi di Fotini Dimou e le musiche di Stephen Warbeck, Il verdetto è l'adattamento del romanzo La ballata di Adam Henry scritto da McEwan, il cui titolo fa riferimento al Children Act che, emanato nel 1989 nel Regno Unito, ha rivoluzionato le leggi sui minori (l'atto impone di anteporre il benessere dei bambini sopra ogni cosa, soprattutto nei casi in cui in famiglia esistano separazioni o rotture irrimediabili). Ricorda McEwan: "Qualche anno fa mi sono ritrovato a cena con un manipolo di giudici. Discutevano su un caso su cui erano in disaccordo quando uno dei giudici ha preso da una mensola un volume in cui erano raccolte tutte le sue sentenze. Nell'arco di un'ora quel volume mi ha del tutto rapito: le sentenze erano come racconti o novelle in cui si ritrovavano situazioni, personaggi, diversi punti di vista e simpatie inaspettate. Non si trattava di casi penali, niente di così grave: erano storie di divisioni familiari che si concentravano su aspetti di vita ordinaria come l'amore, il matrimonio, la fine di una relazione, la spartizione dei beni e l'affidamento dei figli. Tre anni dopo, lo stesso giudice mi ha raccontato di un caso con protagonista un testimone di Geova. I due diversi episodi e il Children Act mi hanno spinto a creare la storia del giudice Fiona Maye, chiamata a esprimersi sul caso di Adam Henry, un giovane testimone di Geova che, colpito da leucemia, necessita di una trasfusione di sangue, vietata dalla sua religione. Nel romanzo, ho avuto la possibilità di concentrarmi sui due personaggi descrivendo i loro rispettivi universi: da un lato, c'è una donna oramai matura che, con una carriera onorevole alle spalle, non vive un momento felice con il marito Jack, un professore americano; dall'altro lato, invece, c'è un adolescente che, grazie alla trasfusione, ha modo di scoprire per la prima volta cosa sia la libertà, la possibilità di scelta e il pensare a se stesso. Entrambi sono però accomunati da una cosa: devono affrontare scelte morali che avranno un impatto fondamentale nella vita dell'altro".
Il cast
A dirigere Il verdetto è Richard Eyre, regista, sceneggiatore e scrittore inglese. Nato nel 1943, Eyre ha mosso i primi passi come regista teatrale e produttore televisivo prima di interessarsi alla regia cinematografica ed esordire nel 1983 con L'ambizione di James Penfield. Lontano dai set per un lungo periodo,… Vedi tutto
Note
Da un romanzo di Ian McEwan.
Trailer
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Commenti (13) vedi tutti
Ben riuscito la prima metà, poi decade un po' nel sentimentale. Certo, quante difficili scelte sulle spalle di un'unica giudice! Bravissima Emma Thompson.
commento di Artemisia1593Non perfetto ma girato con intelligenza. Almeno nella prima metà del film. Poi risulta un po' patetico.
commento di gruvierazTematica forte ma sonno perenne : bene gli interpreti.voto.1.
commento di chribio1Il film ripropone la vexata quaestio dei rapporti fra le opere letterarie e la loro trasposizione cinematografica, che diventa particolarmente interessante nel caso di quest’opera, che Ian McEwan, autore del bellissimo romanzo The Children Act (edito in Italia da Einaudi nel 2014 col titolo La ballata di Adam Henry), ha sceneggiato per il regista.
leggi la recensione completa di laulillaFilm mediocre..senza lode e senza infamia..sembra tutto veloce e forzato.. peccato per la bravura della Emma T. ... voto 5
commento di nicelady55Ottimo film. Dramma umano, raccontato con elegante sobrietà. Tanti spunti di riflessione
leggi la recensione completa di Furetto60per essere stato scritto e sceneggiato da McEwan, il film, pur essendo assolutamente dignitoso, "sceglie" una rappresentazione inaspettatamente convenzionale, a tratti superficiale. o meglio, è come se mancassero talvolta dei tasselli che, almeno qui, sono taciuti, ma che alla fin fine sembrano risultare necessari.
commento di giovenostaGrandiosa Emma Thompson! Film da vedere, possibilmente, in lingua originale.
commento di ZigoZagorBreve odissea di una donna per cui le convinzioni e il proprio lavoro vengono prima di ogni cosa, amore compreso. Inutile e fatiscente dramma da camera.
leggi la recensione completa di maurri 63Non mi è piaciuto. Molti luoghi comuni che non si può pretendere di rendere interessanti solo grazie alla prova di una grande attrice. Da sonno.
commento di IttennicoEmma Thompson è davvero splendida nel suo tentativo di rendere le contraddizioni del suo ruolo di giudice di casi dai connotati etici profondi, ma quando la sceneggura (peraltro scritta da McEwan) le propone un confronto personale e diretto con un caso, fa fatica anche lei a risollevare la storia dai toni melodrammatici che assume: 6/10
commento di carloz5E' una mia scelta vostro onore
leggi la recensione completa di ManuelaZarattiniUn film rarefatto e sospeso in un’attesa che è quella della scelta, momento in cui i nodi si sciolgono e la tensione, fino alla fine inappagata, diventerà vicinanza.
leggi la recensione completa di yume