Regia di Mike Nichols vedi scheda film
Proprio quando sta per essere licenziato dal proprietario della casa editrice per la quale lavora, Will Randall (Nicholson) viene morso da un lupo tra le montagne del Vermont. Comincia così a sviluppare caratteri da licantropo: i sensi si acuiscono e nelle notti di luna piena l'aspetto ferino che è in lui aggalla inesorabilmente. Grazie a un olfatto, una vista e un udito formidabili, scopre che il suo rampante e untuoso delfino (Spader) sta per fargli le scarpe, oltre a portarsi sua moglie a letto. Sarà solo la bella figlia (Pfeiffer) del suo capo (Plummer) a comprenderlo nella sua animalesca metamorfosi.
Fantahorror a tinte gotiche che mette in scena l'esplicita metafora hobbesiana dell'uomo lupo dell'altro uomo in un plot da revenge movie. La trama è intrigante, ben congegnata seppur con qualche cliché: peccato che Nichols - altrove regista impeccabile (Il laureato, Conoscenza carnale, A proposito di Henry) - non riesca a decidersi tra la commedia nera, nella quale Nicholson giganteggia, e gli effettacci da film dell'orrore, peraltro inesorabilmente segnati dal tempo.
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