Regia di Taylor Hackford vedi scheda film
Processata per l'omicidio del marito ubriacone, violento e incestuoso, una cameriera del Maine, Dolores Claiborne (Bates) viene processata nuovamente dopo 12 anni per la morte di un'aristocratica presso la quale lavorava da oltre 20 anni. Il pubblico ministero (Plummer), lo stesso che si occupò del suo caso precedente, impugna il movente di un lascito di alcune migliaia di dollari, del quale tuttavia Dolores è all'oscuro. Sarà la testimonianza convincente della figlia di Dolores (Jason-Leigh), attivata dall'abreazione del fosco passato che riguarda i rapporti col padre, a restituire a Dolores una vita dignitosa.
Aiutato da una protagonista da applausi, Hackford confeziona un film che ha il pregio di tenersi in perfetto equilibrio tra trama gialla e apologo morale sul tema del delitto e del castigo, scegliendo la diffrazione temporale come espediente narrativo. Due omissioni di soccorso sono alla base di due presunti delitti dai quali la protagonista viene assolta: quando i cavilli del diritto non sono abbastanza davanti alla Giustizia della Vita. Come scrive Morandini, si tratta del "miglior film di un regista impersonale"
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